Tito Stagno, addio al giornalista che raccontò lo sbarco sulla Luna

Si è spento a 92 anni

Tito Stagno, addio al telecronista dell'allunaggio. Aveva 92 anni
Cronache
Condividi su:

 Tito Stagno, morto il giornalista che raccontò l'allunaggio nel luglio 1969. "Ha toccato"

Lutto nel mondo del giornalismo. E' morto il giornalista e telecronista sportivo Tito Stagno. Il popolarissimo volto storico della Rai aveva 92 anni. Il 20 luglio 1969 raccontò lo sbarco dell'uomo sulla Luna. Nato a Cagliari, primo di otto fratelli, inizia con la Radio sin da giovane, precisamente tre anni dopo essersi iscritto a Medicina, nel 1949.

Nel 1954 vinse il concorso per telecronisti e l'anno dopo il direttore Vittorio Veltroni, papà di Walter, lo chiamò per entrare a far parte della squadra del Telegiornale del Canale Nazionale. Le prime telecronache di Stagno furono tutti eventi importanti: iniziò con il commentare i giochi olimpici del '56 per poi passare ai grandi appuntamenti politici ed istituzionali che riguardavano anche la presenza di molti Capi di Stato, da Papa Giovanni XXIII a Kennedy, da Nehru a Eisenhower.

L'approccio con una telecronaca spaziale risale al 1961, quando fu chiamato a commentare il primo volo dell'astronauta sovietico Jurij Gagarin intorno alla Terra. "Un evento per me epocale, sia umanamente e che professionalmente - ha raccontato il popolare giornalista - dovendo gestire 27 ore di diretta non stop. Ricordo che ad un certo punto sul monitor sparirono le immagini ed io dovetti improvvisare quanto stava accadendo ricordando a memoria le procedure che gli astronauti erano chiamati ad effettuare. Dopo aver finito la telecronaca appresi che ero piaciuto ai dirigenti Rai e che avrebbero voluto affidarmi tutte le telecronache relative a lanci e sonde spaziali".

Nel 1966, alla vigilia del Programma Apollo, Stagno venne inviato negli Stati Uniti per un viaggio di studio e di aggiornamento: fu così che conobbe gli artefici principali della futura conquista della Luna e poté vedere nascere le macchine che avrebbero portato l'uomo sul satellite.

Così il 20 luglio 1969 Tito Stagno fu protagonista dell'indimenticabile diretta televisiva, una "veglia" entrata nell'immaginario collettivo di almeno tre generazioni di italiani, per raccontare l'allunaggio dell'Apollo 11. Si ritrovò a commentare con Ruggero Orlando, leggendario corrispondente Rai da "Nuova York", come amava dire l'interessato, in collegamento da Houston uno degli eventi che segnerà per sempre la storia del mondo e della televisione internazionale. I due giornalisti durante la diretta ebbero anche un battibecco perché non si trovarono d'accordo sul momento preciso dell'allunaggio. Per molti anni si è discusso su quel fraintendimento: da analisi successive delle registrazioni è emerso che Stagno annunciò l'allunaggio con 56 secondi di anticipo e Orlando con circa 10 secondi di ritardo. In seguito Stagno ebbe incarichi importanti e fece incontri incredibili, compresi quelli con i tre astronauti andati sulla Luna, Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins, con cui strinse anche un bellissimo rapporto di amicizia.

"La telecronaca - ha raccontato anni fa Stagno - era stata tra le piu' facili che abbia affrontato, faticosa fisicamente perche' mi aveva impegnato per 30 ore di seguito, ma facile perche' ogni cosa era andata secondo il piano di volo. Ma ci sono stati quei 12 minuti terribili nei quali la navicella si era staccata dall'astronave principale e aveva cominciato la discesa sulla Luna. In quel momento mi arrivo' la notizia drammatica che non avremmo avuto le immagini''.

Fu allora che arrivo' l'aiuto di Armstrong. ''Mi chiedevo - prosegue - come avrei potuto fare la telecronaca e devo ringraziare Armstrong ed i suoi messaggi con il centro di controllo a Houston''. Cosi' e' stato possibile ricostruire tutte le fasi di quei momenti straordinari, anche se e'  stato tutt'altro che facile: ''Erano messaggi molto essenziali e costellati di sigle e numeri''.

Nel 1976 Stagno divenne responsabile dello sport di Rai Uno, ruolo che ha svolto per i 17 anni successivi. Ha curato "La Domenica Sportiva" (dal 1976 al 1991 con Carlo Sassi e dal 1991 al 1993 con Alfredo Pigna) oltre a esserne anche il conduttore dal 1979 al 1981 e nella stagione 1985-1986 (con la partecipazione di Beppe Viola, Adriano De Zan, Giampiero Galeazzi e Paolo Rosi).

Andato in pensione, è andato in giro a tenere convegni e a partecipare a diversi programmi televisivi, continuando a scrivere per "L'Eco di Bergamo" e "La Gazzetta di Parma". Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana (2002), nel 2014 ha ricevuto un riconoscimento: la Stella d'oro al merito sportivo.

Tito Stagno, la telecronaca dello sbarco sulla Luna VIDEO

 

LEGGI ANCHE:

Tragedia stradale, un Suv uccide due ventenni. L'autista ubriaco tenta la fuga

Noemi Letizia: "Ho pensato al suicidio. Berlusconi mi diceva cosa dire"

Milano, Far West in via Lecco: pestaggio tra ragazzi con bottiglie