"Tiziana Cantone, non fu suicidio". Per il medico legale fu strangolata
Sul collo due lesioni: una da strangolamento e l'altra compatibile alla simulazione dell' impiccagione
Tiziana Cantone, secondo il medico legale è stata strangolata. Non si è trattato di un caso di suicidio. Scomparve il 13 settembre 2016
Sul collo della donna sono state individuate due lesioni. Una compatibile all'ipotesi di impiccagione, secondo cui si sarebbe suicidata, e l'altra affine allo strangolamento. Quest'ultima ipotesi emerge da un parere pro veritate emesso dal medico legale Mariano Cingolani, professore ordinario all'Università di Macerata, incaricato da Emme-Team, il gruppo di studio legali che assiste da quasi due anni Teresa Giglio, madre di Tiziana Cantone. Secondo il perito, in passato consulente nel processo Meredith Kercher, la donna sarebbe stata uccisa e il suicidio inscenato per coprire il delitto. Era stata trovata nel 2016 senza vita nella sua abitazione dopo la diffusione online di alcuni video intimi.
Non si ferma la battaglia della madre per portare alla luce tutta la verità sulla sua morte. Dopo aver fatto riaprire il caso giudiziario dalla Procura di Napoli Nord, che da alcuni mesi indaga per omicidio volontario, al momento senza indagati, ha fatto poi riesumare il corpo di Tiziana per effettuare l'autopsia, mai realizzata prima. Mentre si attende ancora l'esito dell'esame autoptico, non ancora consegnato dai consulenti addetti alla Procura, il parere del medico legale, sulla base di alcune fotografie, sembra fare nuova luce sul caso. Tiziana non si sarebbe suicidata con la pashmina ritrovata attorno al suo collo dalla zia, ma, forse con la stessa pashmina, sarebbe stata uccisa.