Tonno pieno di bisfenolo A, scatta l'allarme. Le marche da evitare

Riflettori accesi sui rischi legati al consumo del tonno: trovate tracce di bisfenolo A. Ecco dove

di Redazione
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Cronache

Tonno pieno di bisfenolo A, scatta l'allarme. Le marche da evitare

Una nuova ricerca svolta in Svizzera ha rivelato un'allarmante presenza di bisfenolo A (BPA), un composto chimico dannoso, in diverse marche di tonno in scatola, accendendo nuovi riflettori sui rischi legati al consumo di questo popolare prodotto. Il bisfenolo A è notoriamente associato a varie problematiche sanitarie, inclusi disturbi endocrini e un maggior rischio di sviluppare malattie croniche, riconfermando l'importanza di una vigilanza accurata sui materiali in contatto con gli alimenti. Lo riporta il sito online La tua dieta personalizzata. 

La rivista Saldo, in uno studio dettagliato, ha individuato la presenza di BPA e glicidolo, un altro composto nocivo, in molti campioni di tonno in scatola disponibili sul mercato svizzero. Tali sostanze, usate nei rivestimenti per preservare il contenuto, sono state trovate in quantità superiori ai limiti di sicurezza imposti dalle autorità europee. La diffusione di questi contaminanti in prodotti largamente consumati solleva preoccupanti domande sulla sicurezza alimentare e sulla trasparenza dei produttori riguardo agli ingredienti e ai processi produttivi impiegati.

Recentemente, l’EFSA ha rivisto al ribasso i limiti di sicurezza per l’esposizione al bisfenolo A, segnalando come anche minime quantità possano comportare rischi per la salute. Gli ultimi dati mostrano che tutti i campioni analizzati di tonno in scatola, indipendentemente dal tipo di olio in cui sono conservati, presentavano tracce di BPA. Casi significativi includono tonni di brand rinomati, con concentrazioni di BPA nettamente superiori ai nuovi standard europei, ponendo così in dubbio l'affidabilità delle rassicurazioni offerte dai produttori riguardo la sicurezza dei loro prodotti.

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Ecco i risultati del test 


Nonostante le rassicurazioni dei produttori sull’assenza di bisfenolo A nelle loro confezioni, i risultati del test hanno rivelato che questo contaminante proviene effettivamente dai rivestimenti interni delle lattine. Marchi noti, riporta il sito online la tua dieta personalizzata, come Rio Mare presentavano livelli di bisfenolo A che superavano di 20 volte il nuovo limite proposto dall’Unione Europea, mentre il record negativo è stato registrato dal tonno Albo, con concentrazioni 50 volte superiori. Questi dati sollevano serie preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei prodotti in commercio e all’efficacia delle misure adottate per proteggere i consumatori. 

Al contrario, alcuni tipi di tonno non hanno evidenziato livelli significativi di contaminazione. Prodotti confezionati in barattoli di vetro, come il “Tonno Alberta all’olio d’oliva” di Qualité & Prix e i “Filetti di Thon Albacore all’olio d’oliva” di Migros Sélection, sono risultati privi di bisfenolo A secondo i risultati del test.

Preferire il tonno conservato in barattoli di vetro è una scelta consigliabile per chi cerca la massima sicurezza alimentare. Recentemente, uno studio ha rivelato la presenza di glicidolo in alcune varietà di tonno in barattolo, come il “Qualité & Prix Albacore in olio d’oliva” di Coop e i “Filetti di Tonno Albacore in olio d’oliva” di Migros Sélection. Il glicidolo è un composto potenzialmente cancerogeno che si forma durante la lavorazione degli oli, e i tonni conservati in olio di girasole hanno mostrato quantità significativamente inferiori di questo composto, anche se l’EFSA non ha definito un livello di sicurezza. Molti dei tonni testati erano contrassegnati con il logo del Marine Stewardship Council (MSC), garantendo la sostenibilità delle pratiche di pesca. Tuttavia, Greenpeace ha sollevato dubbi sulla sostenibilità effettiva di alcune operazioni di pesca certificate MSC, mettendo in discussione il loro impatto ambientale reale.