Torino-Bardonecchia, appalti alla mafia. Doppio gioco del controllore-complice
Tre persone in carcere e 6 ai domiciliari per i favori nelle gare alla 'ndrangheta. Imbarazzo della Regione Piemonte: chi doveva vigilare favoriva l'illegalità
Torino-Bardonecchia, il controllore sulla legalità complice nelle illegalità. Scattano gli arresti
I carabinieri del Ros hanno fatto scattare nove arresti, tre persone sono finite in carcere e altre sei ai domiciliari. Quello che hanno scoperto gli inquirenti ha del clamoroso, chi aiutava ditte legate alla 'ndrangheta a ottenere appalti era proprio la persona addetta ai controlli sulla trasparenza. Il caso - riporta La Stampa - è relativo alle gare fatte sottosoglia nella ricca torta della manutenzione dell’autostrada Torino-Bardonecchia. Uno dei coinvolti, Roberto Fantini, 58 anni, dal 2006 al 2021 ex patron di Sitalfa concessionaria della Sitaf che gestisce la A32, figura, ad oggi, - stando a quanto risulta a La Stampa - era tra i componenti dell’Osservatorio regionale sulla legalità e trasparenza degli appalti della giunta Cirio.
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L’ente deputato a "supportare la Giunta regionale e gli organismi in house nella formazione e nell'attuazione dei piani di prevenzione della corruzione, al fine di garantire il rispetto dei principi di trasparenza, legalità e buon andamento dell'azione amministrativa delle strutture della Giunta". Fantini - secondo gli inquirenti e lo riporta La Stampa - è un uomo dai mille volti. Da un lato avrebbe dovuto vigilare "sulla regolarità delle commesse stabilite dalla giunta regionale", mentre dall’altro avrebbe favorito società riconducibili alla 'ndrangheta. Imbarazzo in Regione. Nelle prossime ore si valuteranno i provvedimenti da prendere "perché - spiegano fonti istituzionali qualificate - la vicenda evidenzia la perdita dei requisiti di onorabilità necessari per il ruolo".