Torino, gamba tagliata col machete. Il "Santo", le foto spinte e la droga

Fermato un 23enne di origine nobile per l'aggressione. Era già ricercato in Spagna per una serie di rapine

Di Redazione Cronache
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Torino, fermato un 23enne: la doppia pista delle foto osè e del traffico di droga

Svolta nel caso dell'aggressione a Torino che ha portato all'amputazione della gamba della vittima, un 24enne, in seguito ai colpi di machete ricevuti. Fermato un 23enne di origini nobili, Pietro Costanzia di Castigliole con l'accusa di tentato omicidio. Gli investigatori della squadra mobile di Torino - si legge su Il Corriere della Sera - lo hanno trovato in un albergo di corso Regina Margherita dopo 48 ore di latitanza. La fidanzata 20enne della vittima lo avrebbe riconosciuto: avrebbe aggredito il ragazzo mentre quest’ultimo stava tornando a casa in monopattino insieme a lei. Su Costanzia di Costigliole pendeva un ordine di custodia in carcere emesso in Spagna per una serie di rapine.

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Sarebbe soprannominato - prosegue Il Corriere - "Il Santo" e avrebbe una grande passione per moto e tatuaggi. Nato a Milano ma residente a Torino, non usa il suo cognome per esteso sui social network. Ha studiato marketing a Barcellona. Lì è stato coinvolto nell’indagine che lo ha portato a tornare in Italia. La fidanzata del ragazzo colpito col machete, che era con lui al momento dell'aggressione, ha messo gli inquirenti sulle tracce del sospettato. La ragazza ha detto che il fidanzato era stato già minacciato una settimana prima. Sempre per uno sgarbo alla fidanzata del nobile. Ma gli investigatori non credono che sia tutto qui. E - riporta Repubblica - avrebbe colpito il coetaneo a causa di una foto osé ricevuta su WhatsApp dalla sua fidanzata. Anche se gli investigatori sospettano invece un movente legato alla droga.