Fiume Natisone, soccorsi sotto accusa: aperto fascicolo per omicidio colposo

Mentre si continua a cercare il giovane ancora disperso nelle acque del fiume, sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo

Di Redazione Cronache
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Tragedia del fiume Natisone, aperto un fascicolo per omicidio colposo: si cerca il terzo disperso nel fiume

Aperta dalle 8,30 di questa mattina la camera ardente per le due ragazze di origini romene morte in Friuli nella piena improvvisa del fiume Natisone: Patrizia Cormos, di 20 anni, e Bianca Doros, di 23 anni, saranno accolte nella Casa funeraria di via Calvario a Udine, nei pressi del cimitero di San Vito. Tutto mentre continuano le ricerche per trovare il giovane di 25 anni ancora disperso nelle acque del Natisone, sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo. Il procedimento è a carico di ignoti. L’autopsia sui corpi delle due ragazze ritrovate nei giorni scorsi ha confermato la morte per annegamento.

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"Abbiamo aperto un'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti: in queste vicende, per procedere bisogna configurare responsabilità di tipo omissivo, non commissivo", ha detto il Procuratore della Repubblica di Udine Massimo Lia, in conferenza stampa. "Condurremo tutti gli accertamenti del caso, per accertare se i soccorsi sono stati tempestivi. Mi preme, però, segnalare che, allo stato attuale, non ci sono elementi specifici che ci fanno andare in questa direzione, ma le verifiche sono in fase iniziale", ha spiegato. E poi ha ribadito che l’inchiesta è stata aperta “per poter svolgere tutti gli accertamenti che saranno necessari per ricostruire i fatti, che non significa che in questo momento l’ufficio ha acquisito elementi per poter ipotizzare condotte negligenti. È una scelta tecnica di tipo procedurale, per poter svolgere con tutte le garanzie gli accertamenti per ricostruire i fatti”.

Il Procuratore di Udine ha poi spiegato che "Patrizia ha fatto quattro telefonate al numero unico di emergenza 112, l'ultima delle quali senza risposta". "La prima chiamata è delle 13.29, le altre nei minuti immediatamente successivi. Dai primi accertamenti, tutto si è svolto in un arco temporale che si può quantificare grossolanamente in mezz'ora. Da una situazione di apparente tranquillità, quel tumultuoso scorrere del fiume Natisone che poi li ha travolti", ha aggiunto. 

"Venite a salvarci!". E' la richiesta, quasi una implorazione, che Patrizia Cormos, ha fatto, in tono concitato, nelle sue telefonate al Numero unico 112, ai soccorritori, mentre il livello dell'acqua del fiume Natisone continuava a salire e lei, Bianca e Cristian si erano resi conto che la situazione stava diventando ingestibile, già pericolosa. Poi, una volta fornite le generalità, ha detto agli operatori: "chiamate mia mamma". 

Intanto, si è aperta oggi nella Casa Funeraria Mansutti al cimitero urbano di San Vito a Udine la camera ardente per Bianca Doros e Patrizia Cormos, le due ragazze scomparse nella piena del Natisone. Alla camera ardente sono arrivati i familiari delle due giovani, entrambe di origine romena, che sono stati accolti dal prefetto e dal questore di Udine e dai comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Le due ragazze sono state vestite da sposa, secondo la tradizione del loro Paese di origine. Tanti cittadini hanno già fatto visita alla camera ardente, dove i corpi delle giovani rimarranno fino a domani alle 16, quando sarà celebrato un momento di preghiera da due sacerdoti, uno ortodosso e uno cattolico.