Travolta e uccisa in kayak. Preso il proprietario della barca killer

Tragedia a Posillipo, Cristina è morta sul colpo mentre Vincenzo è riuscito a tuffarsi in mare e salvarsi: "Era a faccia in giù e ho visto il sangue in acqua"

Di Redazione Cronache
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Cristina Frazzica
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Posillipo, preso il proprietario dello yacht che ha travolto e ucciso Cristina

Sarebbe stata individuata ed è in fase di recupero e di sequestro l'imbarcazione ritenuta responsabile del grave incidente costato la vita a Cristina Frazzica, 31 anni deceduta dopo essere stata investita nel pomeriggio di domenica scorsa mentre era su un kayak insieme con l'amico avvocato nelle acque di Posillipo, a Napoli. Le immagini dei sistemi di video sorveglianza della residenza presidenziale Villa Rosebery ma non abbastanza chiare per consentire una individuazione certa avevano però fornito la dinamica dell'accaduto e su questo hanno lavorato gli investigatori della polizia giudiziaria e della Procura. L'individuazione di chi era alla guida sarebbe quindi cosa fatta.

Posillipo, caccia allo yacht che ha travolto e ucciso Cristina. "La canoa scagliata quindici metri più avanti"

Cristina Frazzica, 30 anni, è morta domenica pomeriggio, travolta da un’imbarcazione, nel golfo di Napoli davanti a Posillipo, mentre era in kayak con un amico. Cristina era originaria di Voghera ma viveva a Napoli da qualche mese per un tirocinio. La donna sarebbe morta sul colpo, mentre Vincenzo Leone, il ragazzo che era con lei si è salvato riuscendo a buttarsi in mare. "Era uno yacht, - racconta Vincenzo, 33 anni, a Il Corriere della Sera - andava forte, ci ha presi in pieno. Io ho fatto in tempo a tuffarmi e a scendere sott'acqua. Lei invece è rimasta sul kayak. Mi sono accorto subito che la mia amica era morta, era a faccia in giù e ho visto il sangue in acqua. Una scena che non dimenticherò mai più".

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La tragedia è avvenuta - prosegue Il Corriere - nello specchio d'acqua davanti a Villa Rosebery, a Posillipo, la residenza napoletana del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per questo sono a setaccio le telecamere della zona per cercare di ricostruire l'accaduto e individuare l'imbarcazione che ha travolto i due amici sul kayak. "Cristina - prosegue Vincenzo - era seduta davanti, io dietro. È accaduto tutto all'improvviso. Lei si è girata e ha visto l'imbarcazione, era uno yacht. Si avvicinava in fretta. D’istinto mi sono gettato in mare e sono andato sott’acqua per circa 40-50 centimetri e mi è passata sopra. La canoa è stata colpita e scagliata una quindicina di metri più avanti. Io sono stato soccorso da una barca, ma la mia amica era già morta".