Los Angeles, tre arresti per incendio doloso: il bilancio delle vittime sale a 25

In totale, per il rogo di Pacific Palisades sono state arrestate circa quattordici persone

di Redazione News

Incendi a Los Angeles (Foto Lapresse)

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Tre persone arrestate per incendio doloso

Quattordici persone sono state arrestate in relazione al rogo di Pacific Palisades, di cui tre per incendio doloso. Lo ha annunciato il capo della polizia di Los Angeles, Steve Embrich.  "Domenica e lunedì abbiamo fermato persone sospette vicino all'area del rogo", ha precisato in conferenza stampa. Gli altri sono stati fermati per reati che vanno dal mancato rispetto del coprifuoco al vandalismo e al furto con scasso.

Le vittime degli incendi salgono a 25

Salgono ancora le vittime dei devastanti incendi che stanno colpendo Los Angeles da giorni. Lo riporta la Cnn. Secondo l'ultimo aggiornamento del medico legale della contea, i morti sono almeno 25: otto persone sono decedute nell'incendio di Palisades e 17 in quello di Eaton.

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Nuovo rogo a L.A., in allerta 13 milioni di abitanti

Non c'è tregua per la Città degli Angeli: nuovi venti caldi e potenti minacciano di alimentare i roghi che la stanno devastando da una settimana. I vigili del fuoco esausti sono costretti ad affrontare raffiche fino a 120 chilometri orari dei famigerati venti di Santa Ana, che stanno alimentando le fiamme tra cui sono stati ritrovati finora 25 persone morte. Un nuovo incendio è scoppiato nella notte e quasi 13 milioni di persone adesso sono sotto allerta rossa. Nuovi ordini di evacuazione emessi nella contea di Ventura, a nord-ovest di Los Angeles, tengono con il cuore in gola i residenti già provati da sette giorni di assedio. Oggi si è saputo che una delle vittime era l'attrice 95enne Dalyce Curry, che aveva recitato nel classico di John Landis, The Blues Brothers.

La donna è rimasta intrappolata nella sua casa di Altadena, come ha confermato la pronipote su Facebook: "Abbiamo avuto una relazione splendida. Questa perdita è devastante". Intanto nelle aree risparmiate dalle fiamme continua una sorprendente gara di solidarietà. In quasi ogni strada della metropoli, si raccolgono vestiti, acqua e generi di prima necessità, che i residenti portano ai centri allestiti dalle autorità e a quelli nati spontaneamente, come quello nell'immenso parcheggio dell'ippodromo di Santa Anita, circa 20 minuti a est di Pasadena. Anche le celebrities si rimboccano le maniche: Jimmy Kimmel ha aperto il retro del teatro da cui va in onda il suo Late show. Il Magic Castle, luogo antico e iconico di Hollywood, raccoglie donazioni e offre spettacoli di magia per tutti. Ma Hollywood scomoda anche i big: Disney e Warner Bros doneranno 15 milioni di dollari ciascuno; Amazon, Netflix e Comcast (compagnia con base a Philadelphia, che controlla il colosso Universal molto presente a Los Angeles, hanno promesso 10 milioni di dollari; Sony cinque milioni e Paramount ha aggiunto un milione. Sulla linea del fuoco intanto, gli investigatori cercano di capire la causa degli incendi principali, quello di Palisades contenuto al 17% sulle colline tra Santa Monica e Malibu, e quello Eaton contenuto al 35% nelle alture sopra Altadena, a est. Alcune famiglie di Altadena hanno fatto causa alla Edison,, convinte che il rogo sia divampato nella centralina della compagnia fuori dalla frazione. Per quanto riguarda il primo incendio, scoppiato il 7 gennaio alle 10.30 di mattina, l'ipotesi più concreta è quella che lo riconduce a un piccolo rogo, subito spento, innescato da un fuoco d'artificio la notte di Capodanno. Un escursionista che ha attraversato la zona martedì scorso ha detto di aver notato fumo o polvere nell'aria: "Mi sono chiesto se non fosse ancora attivo anche se non c'erano fiamme", ha detto al New York Times Ron Giller. Le violente raffiche di aria secca che hanno colpito l'area, lo avrebbero riacceso da lì a pochi minuti, secondo gli investigatori.

Un cosiddetto "ritorno di fiamma" è quello che ora temono le autorità, come hanno ripetuto all'unisono nella conferenza stampa mattutina. "So che volete sentirvi dire che è tutto ok. Ma non è tutto ok. Ci arriveremo, ma ancora non siamo al sicuro", ha avvertito la numero uno dei vigili del fuoco di Los Angeles Kristin Crowley. Sulla città imperversa anche la battaglia politica con Donald Trump che potrebbe arrivare appena sarà ufficialmente presidente degli Stati Uniti. Il team del tycoon è consapevole che una visita presidenziale comporta un impatto significativo e il suo staff vuole assicurarsi che la sua presenza non interrompa gli sforzi per combattere gli incendi boschivi.

I roghi di Los Angeles saranno il primo banco di prova per il repubblicano, anche per capire come possa coordinarsi con il governatore dem della California e con la sindaca Karen Bass. Newsom intanto se la prende anche con Elon Musk, accusandolo di diffondere bugie e di "incoraggiare i saccheggi" dopo che il miliardario ha condiviso su X affermazioni secondo cui i politici locali li avrebbero depenalizzati. "Non è vero, è illegale come lo è sempre stato", ha replicato il governatore sulla stessa piattaforma. Sabato scorso, ispirato da affermazioni sia della Fox che su X, Newsom aveva lanciato il sito www.californiafirefacts.com per arginare la "disinformazione" che circola sui roghi. 

 

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