Orsa uccisa, il blitz nella notte e la "follia ursicida". Gli ambientalisti su Affari dichiarano guerra a Fugatti
Parla Claudia Taccani, legale dell'Organizzazione Internazionale Protezione Animali
Orso Kj1
Abbattimento di Kj1, l'orsa del Trentino uccisa questa mattina, ha suscitato polemiche da parte delle associazioni animaliste che, ora, proveranno a fare denuncia
"Autorizza per le motivazioni di cui in premessa, [...] il prelievo dell’esemplare di Orso bruno KJ1 tramite uccisione (abbattimento), quale misura di sottrazione permanente dall’ambiente naturale; DISPONE che l’esemplare sia immediatamente ucciso (abbattuto)". Sono queste le poche righe firmate probabilmente nella notte tra ieri, lunedì 29 luglio, e oggi, martedì 30 luglio, da Maurizio Fugatti, il governatore della Regione autonoma del Trentino Alto-Adige, per ordinare l'uccisione dell'orsa Kj1. Un decreto lampo che non ha lasciato il tempo di agire agli animalisti. Claudia Taccani, legale dell'Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa), ha spiegato su Affaritaliani.it perché nessuno ha potuto fermare questo ennesimo abbattimento, al quale è contrario anche il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ("La soppressione dei singoli orsi non è la soluzione del problema").
Il decreto di abbattimento
Il governatore Fugatti ha fatto sapere, attraverso una nota della Provincia autonoma di Trento, che Kj1 "era un esemplare pericoloso" e che "l'animale è risultato responsabile di almeno 7 interazioni con l'uomo, l'ultima risale allo scorso 16 luglio, ai danni di un escursionista". Per questi motivi ha ordinato l'abbattimento dell'esemplare revocando due ordinanze di sospensione dell'uccisione dell'animale emesse dal Tar di Trento. Secondo il presidente di Regione sarebbe venuta meno "l'esigenza di tutelare la sicurezza e l'incolumità pubblica tramite lo strumento dell'ordinanza contingibile e urgente”, e di avere “tutti gli elementi di fatto e di diritto per adottare i provvedimenti più opportuni”. L'abbattimento appunto, ordinato con un terzo e ultimo decreto firmato nella notte. E questa mattina, verso le 7:30, KJ1 è stata soppressa lasciando in condizioni precarie tre cuccioli di orso.
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Presentare un istanza cautelare per fermare l'uccisione dell'orsa non è stato possibile. "Non c'è stato proprio il tempo, anche se in quelle presentate precedentemente il Tar ci aveva dato ragione", ha spiegato su Affaritaliani.it, l'avvocata Taccani di Oipa.
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Cosa farà l'associazione Oipa adesso
L'unica cosa che le associazioni possono fare è denunciare. La legale Taccani di Oipa ha spiegato su affaritaliani.it come un ricorso al Tar non avrebbe senso visto che la morte dell'orsa è già avvenuta. "Stiamo preparando un accesso agli atti per avere ulteriori documentazioni sulla dinamica dell'accaduto, in modo da poter poi procedere (se ci saranno i presupposti) con una denuncia. Secondo noi, l'abbattimento non è stato legittimo". Il Tar aveva sospeso le ordinanze di uccisione, ma Fugatti ha emesso un decreto durante la notte per il quale Oipa non sarebbe mai riuscita in tempo a ricorrere. Secondo Taccani, quindi, "non si può parlare proprio di un'azione fatta alla luce del sole".
Come risolvere la situazione, allora? Oipa chiede da diverso tempo, sia alla Regione sia allo Stato italiano, la costituzione di corridoi faunistici per gli orsi, ma anche la piantagione di altri alberi di cui gli esemplari si possono nutrite, in modo tale che non scendano più a valle. Inoltre, hanno presentato alla Commissione europea una segnalazione "perché riteniamo che la legge provinciale 'Ammazza orsi', che dà la possibilità di uccidere fino a 8 orsi all'anno, abbia violato delle disposizioni a livello comunitario. Manderemo un integrazione del caso di Kj1, per mostrare quello che è successo". La legale ricorda come gli abbattimenti siano consentiti, ma vadano fatti seguendo determinati step. "Ultimamente abbiamo riscontrato che la provincia autonoma di Trento passa direttamente allo step finale dell'eliminazione, in modo troppo veloce rispetto alla procedura".
Gli altri casi di abbattimento di orsi
Questo di Kj1 non è il primo caso di uccisione di plantigradi, anche perché, come appena ricordato, l'abbattimento è legale a precise condizioni. Uno dei casi che ha fatto molto discutere è stato quello dell'orsa Jj4, "responsabile" della morte del runner Alberto Papi, deceduto il 5 aprile 2023 in seguito a un attacco da parte dell'animale. Jj4, in ogni caso, non è stata abbattuta, ma la Provincia di Trento sta perfezionando il suo trasferimento nel parco lupi e orsi della Foresta Nera a Bad Rippoldsau-Schapbach (Germania).
Le principali associazioni animaliste
Del stesso avviso di Claudia Taccani, legale di Oipa, è Gian Marco Prampolini, il presidente della Leal (Lega Antivivisezionista): "Le tempistiche, l’ora tarda in cui è stato emesso il decreto di abbattimento confermano il piano scellerato: cattura e radiocollaraggio per localizzare l’orsa in qualsiasi momento, decreto di abbattimento in rapida sequenza per evitare i contrattempi delle istanze cautelari. Ricordiamo che possibili vittime del decreto di abbattimento sarebbero anche i tre cuccioli di KJ1 senza la madre hanno poche possibilità di sopravvivenza".
Dalla Lav (Lega Antivivisezione), Massimo Vitturi, il responsabile degli animali selvatici commenta: "“Fugatti non ha voluto tenere conto delle indicazioni del Tar e della scienza, non ha voluto chiudere gli accessi dell’area di presenza di ‘Kj1’ e ha dato libero sfogo alla sua follia ursicida: non è così che si tutelano i cittadini”. Il WWF, invece, dichiara come l'ennesimo abbattimento rappresenti "una sconfitta per tutti e dimostra una volta di più che c’è ancora molto da fare per costruire una reale coesistenza uomo-orso sulle Alpi". Infine, le associazioni animaliste fanno presente che, nonostante i solleciti e le richieste, il presidente Fugatti non le ha mai convocate per un confronto sulla situazione o per trovare una soluzione.