Turetta, la lucidità dopo aver ucciso Giulia Cecchettin: "Ci saranno tanti giornalisti al processo?"

Il killer dal carcere in Germania chiedeva i dettagli sulla sua carcerazione: "Mi metteranno a Venezia o Padova? Come sta il padre della mia ex Gino?"

di redazione cronache
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Giulia Cecchettin e Filippo Turetta
Cronache

Omicidio Cecchettin, Turetta pianificava così processo e carcerazione dopo il terribile omicidio di Giulia

Filippo Turetta, cinque giorni dopo aver ucciso la sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, pianificava il suo futuro. Lo faceva attraverso audio deliranti ma anche con un foglietto molto dettagliato scritto nel carcere di Halle in Germania in cui Turetta cercava di pianificare anche il suo immediato futuro. Il killer chiede in questa lettera rivolta agli avvocati anche di Gino Cecchettin, il padre di Giulia. "Come sta Gino? Finirò in carcere a Venezia o Padova? Ci saranno tanti interrogatori o un processo solo come spero? Lei - dice Turetta e lo riporta Il Corriere della Sera - se la sente di difendere uno che ha commesso un crimine così terribile? La mia famiglia non subirà conseguenze vero? C’è già stato il funerale? Le hanno dato la laurea che meritava? Ci saranno tanti giornalisti, tanta gente al processo?". Già pensava al futuro processo Turetta, procedimento iniziato lunedì scorso davanti alla Corte d’assise di Venezia.

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Lui sarà l’unica voce fra i non addetti ai lavori, visto che non sono stati previsti testimoni. Ha scelto di farsi interrogare (25 e 28 ottobre prossimi) e in questi giorni - prosegue Il Corriere - si sta preparando all’appuntamento scrivendo. Lo fa nel carcere di Verona, dove è detenuto da oltre 9 mesi. Ma già nel penitenziario di Halle, in Germania, aveva pensato di mettere nero su bianco fatti e pensieri. Si tratta di una lettera ai suoi genitori, anche questa finita sotto sequestro. Quattro pagine fittissime, nelle quali Turetta racconta il suo desiderio di farla finita, i tentativi falliti e le sue paure, legate soprattutto al clamore mediatico sollevato dall’atroce delitto commesso. "Ve lo giuro, - scrive ai suoi genitori - se solo avessi qui con me il pulsante del suicidio istantaneo non esiterei a premerlo… in questi giorni non volevo fuggire o scappare o altro. Desideravo solamente uccidermi in qualche modo".