Turetta, lettera d'addio: "Ho ucciso Giulia". Poi la sambuca per il suicidio

Nuovi dettagli sull'omicidio: "Cercavo su Google notizie che mi facessero stare abbastanza male da avere il coraggio di togliermi la vita. Ma ho letto..."

Di Redazione Cronache
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Giulia Cecchettin e Filippo Turetta
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Omicidio Cecchettin: le ricerche su Google, la sambuca e la lettera d'addio. Le mosse del killer Turetta

Sull'omicidio di Giulia Cecchettin emergono nuovi dettagli. A fornirli è stato il killer Filippo Turetta durante l'interrogatorio fiume. Dopo aver ucciso a coltellate la sua ex fidanzata, Turetta ha scritto una lettera che è stata ritrovata all'interno dell'auto in Germania, dove è stato arrestato. Nella missiva - un foglio bianco formato A4, rivenuto il 19 novembre - il 22enne dava spiegazione di quanto accaduto, forniva indicazioni per trovare il cadavere della studentessa e lasciava un messaggio di addio ai genitori, avendo l'intenzione di togliersi la vita. Al particolare della lettera, scritta mentre era in Germania, Turetta è arrivato elencando gli oggetti presenti dentro la sua auto. In quel foglio - riporta Il Gazzettino - "dicevo che ero colpevole, che mi dispiaceva per tutto quanto e indicavo dove si trovava il corpo. Inoltre lasciavo un messaggio per i miei genitori". Turetta è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dalla efferatezza e dallo stalking.

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Adesso lo attende il processo: l'udienza preliminare si terrà il 15 e il 18 luglio. Il killer di Giulia ha poi raccontato che per convincersi a togliersi la vita ha iniziato a navigare su Internet, cercando notizie su se stesso. "Ho aperto Google Chrome, cercavo notizie che mi facessero stare abbastanza male da avere il coraggio per suicidarmi, ma ho letto che i miei genitori speravano di trovarmi ancora vivo e ho avuto l’effetto opposto, così mi sono rassegnato a non suicidarmi più, e a essere arrestato. Volevo togliermi la vita con un coltello che avevo comprato, ma non ci sono riuscito. Pensavo che se avessi fumato e bevuto sambuca sarebbe stato più facile suicidarmi, ma invece ho vomitato in macchina".