Turetta, lo psichiatra contro Bruzzone: "Non è uno psicotico". Ecco perchè
Dall'identikit di Enrico Zanalda emerge come Filippo abbia premeditato il delitto con estrema attenzione e come sia affetto da una personalità 'bordeline'
Turetta, l'identikit dello psichiatra Zanalda: "Personalità bordeline"
«Filippo Turetta non è uno psicotico». Lo psichiatra Enrico Zanalda, presidente della società di psichiatria forense delinea un profilo chiaro del giovane che ha confessato l'omicidio di Giulia Cecchettin. Analsi che, in parte, va contro la diagnosi effettuata dalla criminologa Roberta Bruzzone.
Nell'intervista riportata dal quotidiano Il Gazzettino, lo psichiatra Zanalda riferisce che nel "caso di Turetta parliamo di un delitto con una premeditazione importante. L'esecuzione è tipica dei delitti passionali. Venti coltellate? Quando sono così tante è sempre perché c'è un forte legame tra carnefice e vittima".
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I test della perizia psichiatrica
I test presi in considerazione sono il “Rorschach” e il “Minnesota Multiphasic Personality Inventory”. Si tratta di un questionario di quasi 500 domande, con doppia possibilità di risposta: 'Vero' o 'Falso'. Tutto si gioca tutta sull’intreccio che si viene a generare attraverso le stesse domanche, che tendono a contraddirsi tra loro e ad inquadrare le dinamiche da più angolazioni e punti di vista. Il risultato dà “dei profili di personalità in relazione alla storia clinica".
Nell'intervista emerge che Turetta andava dallo psicologo, il quale potrebbe ritrovarsi costretto a parlare, venendo “sollevato dal decreto professionale”: circostanza plausibile attraverso l’intervento del giudice o direttamente dall’interessato. Tuttavia, l’eventuale opposizione di Filippo complicherebbe le cose. Infine, sulla personalità dell’accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, lo psichiatra sostiene che il rifiuto rappresenta il tratto caratteristico della personalità ‘borderline’.
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