Turismo di massa: cresce la tensione in Spagna. A Maiorca spuntano i graffiti choc: "Uccidi un turista"

I residenti sono scesi in piazza per protestare contro l'aumento del costo della vita, la carenza di alloggi accessibili e anche per il limitato accesso alle spiagge

di Redazione
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Protesta Maiorca

Cronache

Le proteste contro il turismo di massa a Maiorca

Continuano le proteste spagnole contro il turismo di massa, e dopo Barcellona, ora è il turno di un'altra ambita meta turistica dell'isola iberica, Maiorca. 

Ma facciamo un passo indietro. Alla fine di aprile, nelle Isole Canarie, circa 55.000 persone avevano partecipato a una manifestazione contro gli effetti negativi di un turismo fuori controllo. La protesta si è poi estesa in città come Barcellona, Palma di Maiorca, Malaga.

La situazione è simile a Maiorca, dove, a fine maggio, circa 10.000 residenti sono scesi in piazza per protestare contro l’aumento del costo della vita, attribuito all’afflusso di turisti stranieri. Uno dei problemi principali è la carenza di alloggi accessibili, aggravata dalla diffusione degli affitti turistici, che rende sempre più difficile per i locali trovare una casa a prezzi ragionevoli. A questo si aggiungono il traffico, il rumore costante e la sporcizia, che peggiorano la qualità della vita sull’isola.

Il malcontento è emerso anche in relazione all’accesso alle spiagge. Di recente, proprio a Maiorca, una protesta si è concentrata sulla famosa spiaggia di Ballermann, in risposta alle dichiarazioni di Manuela Cañadas, esponente del partito Vox, che aveva suggerito agli isolani di evitare le spiagge nei mesi estivi. Questa affermazione ha dunque suscitato indignazione tra i locals, che hanno deciso di manifestare per rivendicare il loro diritto di godere liberamente delle spiagge.

E così circa 150 persone si sono riunite sulla spiaggia di Playa de Palma, sventolando cartelli con slogan come “Recuperiamo le nostre spiagge” e “Andiamo in spiaggia come una volta”. Sono anche comparsi graffiti più aggressivi in località turistiche come Manacor, con messaggi provocatori come "Uccidi un turista."

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I manifestanti hanno voluto sottolineare che Maiorca è diventata troppo affollata e che è necessario porre un limite al turismo di massa. Sebbene la protesta fosse di dimensioni più contenute rispetto a quelle precedenti, l’atmosfera è stata più tesa, con graffiti aggressivi apparsi in varie località turistiche. Tra i turisti tedeschi a Maiorca, le opinioni sono contrastanti. Alcuni ritengono che le proteste siano esagerate, ricordando che durante la pandemia, senza turisti, l’economia locale ha subito gravi perdite. Altri, invece, cominciano a comprendere il disagio degli abitanti e riconoscono che un turismo più sostenibile potrebbe portare benefici a tutti.