Tutor 3.0: come funzionano, su quali strade si trovano, le multe
Sono 26 i nuovi dispositivi per il controllo della velocità installati lungo la rete autostradale italiana. Cosa li differenza dai tradizionali autovelox e quali sono le sanzioni previste
Tutor 3.0: come funzionano, su quali strade si trovano, le multe
La rete autostradale italiana si arricchisce di una nuova generazione di dispositivi per il controllo della velocità. Dallo scorso 7 marzo, il sistema Tutor 3.0 è entrato ufficialmente in funzione su 26 nuove tratte autostradali, migliorando ulteriormente il monitoraggio dei veicoli e la sicurezza stradale. L’aggiornamento interessa alcune delle arterie più trafficate del Paese, tra cui l’A1 Milano-Napoli, l’A14 Bologna-Taranto e l’A27 Mestre-Belluno, e rappresenta un importante passo avanti nella prevenzione degli incidenti causati dall’eccesso di velocità.
Ma cosa differenzia il nuovo Tutor 3.0 dai classici autovelox e come funzionano questi dispositivi? Quali sanzioni rischiano gli automobilisti e su quali tratte sono stati installati?
Tutor 3.0: come funziona e cosa cambia rispetto agli autovelox tradizionali
A differenza dei normali autovelox, che rilevano la velocità istantanea di un veicolo in un singolo punto, il sistema Tutor monitora la velocità media su un determinato tratto autostradale. Questo significa che non basta rallentare improvvisamente nei pressi di una postazione di controllo per evitare la multa: il dispositivo calcola il tempo di percorrenza tra due punti di riferimento e, se il tempo è inferiore a quello consentito dai limiti di velocità, scatta automaticamente la sanzione.
Il nuovo Tutor 3.0 rappresenta un’evoluzione significativa rispetto ai modelli precedenti. Tra le principali innovazioni:
- Maggiore precisione: il sistema è stato ottimizzato per una rilevazione più efficiente della velocità media
- Scansione avanzata: l'immagine del veicolo viene acquisita con una risoluzione superiore, facilitando il riconoscimento del mezzo
- Trasmissione dei dati più rapida: il dispositivo è in grado di elaborare e trasmettere le informazioni in maniera più veloce e sicura
Il funzionamento del Tutor 3.0 è stato spiegato nel dettaglio da Autostrade per l'Italia: un sensore sul primo portale rileva la categoria del veicolo (automobile, moto, camion, pullman, ecc.) e attiva le telecamere, che scattano una fotografia e registrano data e ora di passaggio. Un secondo sensore, posizionato a distanza, esegue le stesse operazioni al passaggio del veicolo. Il sistema centrale abbina i dati e calcola la velocità media. Se il tempo di percorrenza è inferiore a quello consentito, il software incrocia automaticamente i dati con gli archivi della Motorizzazione per risalire all’intestatario del mezzo e notificare la sanzione.
Le informazioni sui veicoli che rispettano i limiti vengono eliminate immediatamente, nel rispetto della privacy.
Le sanzioni previste: multe fino a 3.389 euro e sospensione della patente
Chi supera i limiti di velocità monitorati dal Tutor 3.0 rischia multe particolarmente salate, in base all’entità della violazione:
Fino a 10 km/h oltre il limite: sanzione da 42 a 170,73 euro
Tra 10 e 40 km/h oltre il limite: multa da 173 a 694 euro, con decurtazione di punti dalla patente
Tra 40 e 60 km/h oltre il limite: sanzione tra 543 e 2.170 euro, con sospensione della patente da 1 a 3 mesi
Oltre 60 km/h oltre il limite: multa tra 847 e 3.389 euro, con sospensione della patente da 6 a 12 mesi.
Per evitare sanzioni, il modo più semplice è ovviamente rispettare i limiti di velocità, che in autostrada sono generalmente di 130 km/h in condizioni normali e 110 km/h in caso di pioggia o maltempo.
Dove sono stati installati i nuovi Tutor 3.0?
I nuovi dispositivi sono operativi su 26 nuove tratte autostradali, distribuite lungo sei importanti arterie della rete nazionale.
Ecco dove si trovano i nuovi Tutor 3.0:
A1 Milano-Napoli:
4 tratte tra Chiusi e Monte San Savino (entrambe le direzioni).
1 tratta tra Castelnuovo di Porto e Settebagni (direzione Roma).
1 tratta tra l’area di servizio Tevere e Fabro (direzione Firenze).
A27 Mestre-Belluno:
5 tratte tra il bivio con l’A4 Milano-Brescia e lo svincolo con la Pedemontana.
A9 Lainate-Como-Chiasso:
5 tratte tra Saronno e Lomazzo Nord (in entrambe le direzioni).
A14 Bologna-Taranto:
4 tratte tra Pesaro e Rimini Sud (in entrambe le direzioni).
A11 Firenze-Pisa Nord:
5 tratte tra Montecatini e Prato Est (in entrambe le direzioni).
Con questa nuova implementazione, la rete Autostrade per l'Italia (Aspi) dispone complessivamente di 178 tratte monitorate dal Tutor, per un totale di 1.800 km di autostrade coperte dal sistema di sorveglianza della velocità media.
Tutor 3.0: un sistema più equo per la sicurezza stradale
L’installazione del nuovo sistema Tutor 3.0 è stata voluta dal Ministero dei Trasporti con un decreto firmato il 20 giugno scorso. Il dispositivo si affianca agli strumenti già in uso per il controllo della velocità e, secondo le associazioni dei consumatori, è considerato un metodo più equo rispetto ai tradizionali autovelox.
A differenza degli autovelox istantanei, che spesso penalizzano improvvisi e momentanei sforamenti del limite, il Tutor sanziona solo chi mantiene una velocità eccessiva in modo continuativo lungo una tratta. Questa caratteristica ha reso il sistema particolarmente efficace nel modificare le abitudini di guida, riducendo gli incidenti e garantendo maggiore sicurezza sulle autostrade.