Uccise il marito con il cianuro. Condannata a 30 anni ma niente carcere

Termini Imerese, il delitto risale al 2019. Loredana Graziano, in quanto mamma di un bimbo di 8 mesi, sconterà la pena in casa per il momento

Cronache
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Uccise il marito con il cianuro. Il giudice le concede i domiciliari

Una donna di 36 anni di Termini Imerese è stata condannata a 30 anni di carcere per aver ucciso il marito, Sebastiano Rosella Musico, pizzaiolo 40enne, avvelenandolo col cianuro. Lo ha deciso il giudice del tribunale, dopo che Loredana Graziano aveva chiesto il rito abbreviato. "Se avessi voluto lasciare mio marito, non avrei certo avuto bisogno di ucciderlo: sono una donna con dei diritti". Ma - si legge sul Corriere della Sera - le prove raccolte nell’indagine che portò al suo arresto il 14 aprile scorso erano tutte contro di lei: intercettazioni, testimonianze, analisi chimiche, la denuncia dell’ex amante. Per questo ieri il gup l’ha condannata. La donna ha evitato il carcere, e starà ai domiciliari, perché ha un bimbo di circa otto mesi, avuto da una nuova relazione.

Lasciato l’amante, - prosegue il Corriere - la vedova ha avuto un figlio da un nuovo compagno. Il gup, nell’evitarle (per ora) il carcere per via della maternità, le ha tolto la potestà genitoriale per tutta la durata della pena. Il piccolo per ora sta con lei, ma il suo destino sarà quello dell’affido. La donna dovrà pagare anche una provvisionale di 140 mila euro ai familiari del marito costituiti in giudizio. Il risarcimento sarà stabilito in sede civile. "Sono pochi 30 anni per questo brutale assassinio di mio figlio" è la rabbia della madre della vittima, i cui avvocati ricorreranno per chiedere una pena più severa.

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