Ucciso a Milano con coltello e motosega, fermato il 35enne romeno a Melegnano

L'uomo, ucciso in casa propria con coltello e motosega, aveva denunciato un 35enne romeno per stalking che è stato ora fermato come presunto omicida

I carabinieri di Milano hanno fermato il presunto killer di Pierantonio Secondi nella farmacia in cui lavora a Melegnano. Al contrario di quanto ipotizzato ieri, l'omicida si sarebbe introdotto da solo nell'appartamento dell'anziano e al momento è l'unico sospettato dell'efferato omicidio e si trova al momento sotto interrogatorio dei magistrati.

Nel condominio dove risiedeva la vittima sono state trovate alcune mail stampate in cui il 35enne - che aveva avuto una relazione sentimentale con l'anziano ucciso - dichiarava le sue intenzioni. Sembrerebbe infatti che l'uomo non accettasse la fine della relazione e lo scorso 13 ottobre gli era stato notificato un divieto di avvicinamento all'abitazione e ai luoghi frequentati dall'82enne.

L'anziano è stato ucciso nel suo appartamento di Milano a colpi di arma da taglio e anche con una motosega. Da una prima ricostruzione dei Carabinieri, il killer si è introdotto dopo le 21 nella casa al settimo piano di un condominio di via Giulio Romano 27, in zona porta Romana, dove la vittima, Pierantonio Secondi, abitava, praticando un foro nella porta di ingresso con una motosega.

Il killer ha colpito l'anziano con un'arma da taglio, procurandogli diverse ferite anche con la motosega, abbandonando quest'ultima e due coltelli da cucina sul pavimento prima di darsi alla fuga. Sembrerebbe confermata, quindi, l'ipotesi che farebbe rientrare l'omicidio in un contesto passionale e viene escluso il tentativo di rapina.

Dai primi accertamenti è emerso che nei mesi scorsi la vittima aveva denunciato per stalking il 35enne romeno. I soccorsi, tra cui vigili del fuoco e 118, sono stati chiamati da condomini del palazzo allertati dal rumore della motosega e dal fumo.