Ucciso e mutilato, ergastolo agli assassini di Mahmoud: il 19enne li voleva denunciare per sfruttamento

Gli imputati, Tito e Bob, sono stati condannati all'ergastolo con 18 mesi di isolamento per l'omicidio di Mahmoud Abdallah

di redazione

Gli imputati per l'omicidio di Mahmoud

Cronache

Omicidio di Santa Margherita Ligure, condannati in Corte d'Assise i responsabili di aver ucciso e mutilato Mahmoud: il 19enne li voleva denunciare per sfruttamento

Sono stati condannati all'ergastolo i due assassini di Mahmoud Abdallah, l'egiziano di 19 anni che era stato trovato senza testa e senza mani la scorsa estate allargo di Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova. La condanna per Kamel Abdelwahab detto Tito, e Abdelwahab Ahmed Gamal Kame, detto Bob, è stata decisa dalla Corte d'assise, che ha accolto le richieste del pm.  

Durante le indagini, Tito aveva dato la colpa a Bob ma aveva ammesso che i due avevano agito perché il ragazzo, che lavorava per loro nella barberia di Sestri Ponente, li voleva denunciare per lo sfruttamento lavorativo e per i mancati pagamenti. Questa mattina le ultime repliche: prima quella della pm Daniela Pischetola, per ricordare che gli imputati “hanno cambiato più volte versione”, le storie modificate mano a mano nel corso delle indagini, nel tentativo di accusarsi a vicenda. E per ribattere ai difensori, secondo cui non ci sono prove certe della colpevolezza di entrambi. Ribadendo i dettagli che, per l’accusa, non lasciano dubbi: La mannaia comprata poco prima del delitto; la telecamera di sorveglianza che li riprende in piena notte mentre portano via il corpo della vittima.

Per l’avvocato Calandra, difensore di Bob, il cuore del processo è “la ricostruzione di quanto successo nei 40 minuti dentro casa”, i minuti in cui Mahmoud sarebbe stato ucciso. “L’accusa non può provare la colpevolezza di entrambi” e in particolare la partecipazione di Bob, secondo il legale.

I due imputati hanno reso dichiarazioni spontanee. “Sono molto dispiaciuto per i parenti di Mahmoud. Sono in Italia da molti anni e non ho provocato nessun problema”, ha detto Tito. “Sono un ragazzo come Mahmoud e anche la mia vita ora è distrutta. Con lui non ho mai avuto problema prima di questo incidente”. “Io non c'entro nulla - ha sostenuto Bob .- Ho sempre detto la verità, sono venuto in Italia per lavorare, ho sempre lavorato e lo faccio anche in carcere. Mi dispiace molto per la famiglia di Mahmoud. Non ho mai incontrato in vita mia un criminale come Tito. Lui ha detto a Ali di averlo ucciso per difendersi”.

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