Ucraina, indagato il primo italiano arruolato nel Donbass: "È un mercenario"

Genovese, 19 anni, il primo italiano arruolatosi nella Brigata internazionale ucraina è indagato dalla Procura con l'accusa di essere un "mercenario"

Cronache
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Ucraina, indagato il primo arruolato italiano Kevin Chiappalone: il 19enne sarebbe un estremista di destra

Il primo italiano indagato per aver partecipato ai combattimenti in Ucraina è genovese. E si chiama Kevin Chiappalone. La direzione antimafia e antiterrorismo del capoluogo ligure accusa il ragazzo di 19 anni di essere stato uno dei mercenari arruolatosi nella Brigata internazionale ucraina e rischia una condanna da due a sette anni. 

Il ragazzo sarebbe anche un simpatizzante del movimento di estrema destra Casapound. La Digos avrebbe avviato l’indagine dopo che lo stesso Chiappalone aveva annunciato lo scorso 23 marzo sulle pagine del settimanale Panorama di voler partire per difendere l’Ucraina, dopo che aveva sentito Vladimir Putin parlare di “denazificazione” del Paese.

Il viaggio di Chiappalone, secondo le prime indagini, sarebbe andato così: Il diciannovenne sarebbe arrivato in Ucraina lo scorso maggio attraverso il confine polacco, senza alcuna preparazione militare o nell’uso delle armi, ma con una passione per il softair (sport dove al posto dei proiettili si spara vernice). Come dimostrano anche gli scatti presenti sui suoi canali social, il 19enne si troverebbe ancora in Donbass

Chiappalone sarebbe inoltre partito da solo, organizzando il viaggio su internet. Una volta arrivato in Polonia con un volo partito da Genova, avrebbe poi preso un pullman che lo ha portato nella zona del fronte. Ma all’interno della Brigata internazionale ucraina, sembra che il giovane genovese non si sia presentato col suo vero nome, facendosi invece chiamare “Alessandro”. 

Per il momento, Kevin Chiappalone è l’unico italiano indagato, ma è in corso un’indagine per individuare altri eventuali mercenari e capire se dietro vi è una rete di reclutatori. In passato era già partita un’inchiesta su un giro di mercenari filorussi che erano partiti dopo lo scoppio del conflitto in Crimea nel 2014.