Prostituta strangolata prima dell'esecuzione: scattata la caccia al killer
Il ritrovamento del corpo a Sarzana. Alcune amiche hanno visto l'ultima volta la donna salire a bordo di un'auto bianca, quella del presunto killer
É scattata la caccia all'uomo che avrebbe ucciso una prostituta nei pressi di Sarzana
Il cadavere di Nevila Pjetri di nazionalità albanese e residente da tempo a Massa Carrara è stato rinvenuto dai carabinieri, dopo l'una di notte del 6 giugno, sul greto del torrente Parmigliola a Sarzana, al confine tra Toscana e Liguria. Sul corpo della donna 35enne ci sono evidenti segni di strangolamento e un colpo di pistola inferto alla nuca.
I carabinieri del nucleo investigativo della Spezia e l'Arma territoriale hanno trovato l'auto della vittima parcheggiata poco lontano dal luogo, dove è stato ritrovato il cadavere e ora stanno cercando l'auto sulla quale, secondo alcuni testimoni, Nevila sarebbe salita nella tardissima serata. Per questo i carabinieri hanno acquisito i filmati delle videocamere di sorveglianza di un impianto di distribuzione carburante non lontano dalla zona dove si fermano i clienti delle prostitute.
La vittima, secondo gli inquirenti sarebbe una prostituta ed era molto conosciuta. A segnalare l'auto sulla quale la donna è salita e si è allontanata la notte scorsa sarebbero state le sue amiche e, ancora, qualcuno avrebbe visto anche un uomo trascinare un corpo verso il torrente. Il cadavere della donna, seminudo, è stato trovato in un lago di sangue: non è escluso che la vittima sia stata uccisa con un colpo di arma da fuoco al termine di un'aggressione. Ora, si attendono gli esiti dell'autopsia, affidata all'anatomopatologa Susanna Gamba, a chiarire definitivamente le cause della morte.