Vannacci, Baiardo ma anche Meloni: ecco i libri più discussi del 2023
Affaritaliani.it ripercorre le fatiche editoriali più celebri di quest'anno, tra intrighi di potere e confessioni inedite
Roberto Vannacci, Salvatore Baiardo ma anche Giorgia Meloni: ecco i libri più discussi e discutibili del 2023
“Verba volant, scripta manent” dice un noto brocardo latino. Sarà per questo, forse, che ancora ora – alla fine del 2023, a far maggiormente discutere non sono tanto i discorsoni di politici e personaggi pubblici, ma le loro “fatiche editoriali”. Sì perché negli ultimi 12 mesi sono stati scritti e pubblicati differenti libri a firma di uomini e donne di potere, che hanno deciso di raccontarsi, raccontare il proprio vissuto togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa.
Su Affaritaliani.it abbiamo riportato nel corso del tempo anteprime ed esclusive; ora è tempo di ripercorrere le uscite più significative del 2023.
Paolo Madron e Luigi Bisignani, “I potenti al tempo di Giorgia” (Chiarelettere, 224 pagine, 16 euro)
"Una conversazione tra me e Paolo Madron che dialoghiamo su Giorgia Meloni e tutto il mondo che le ruota intorno" e che completa la trilogia insieme a "L'uomo che sussurra ai potenti" e a "I potenti al tempo di Renzi", sempre editi da Chiarelettere. Un libro in cui il “lobbista più famoso d’Italia”, insieme al giornalista Paolo Madron, ha indagato il potere e le logiche del Palazzo in otto capitoli, affrontando in particolare il tema delle intercettazioni.
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Roberto Vannacci, “Il mondo al contrario” (due edizioni, la seconda de Il Cerchio, 228 pagine, 23 euro)
Un libro che ha suscitato fin dalla sua prima edizione non poche discussioni, che hanno travolto l'ex generale. Tanti, infatti, i passaggi che hanno dato inizio alla polemica: da “cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!” al “lavaggio del cervello di chi vorrebbe favorire l’eliminazione di ogni differenza compresa quella tra etnie, per non chiamarle razze”; e ancora: “Paola Egonu italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”.
Non è finita qui… Per l’autore, “se non è nella natura dell’uomo essere cannibale, perché dovrebbe esserlo per il diritto alla genitorialità? Le coppie arcobaleno non sono normali. La normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionale”.
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Marco Mancini, “Le regole del gioco” (Rizzoli, 348 pagine, 19 euro)
Un racconto di trent’anni di spionaggio italiano che lo stesso autore, l'ex 007 più famoso d'Italia, ha presentato come "non un libro di riflessioni, ma di fatti, cose, azioni, intrighi vecchi e ancora in corso”. Al suo interno pagine e pagine di episodi preziosi per la storia dello spionaggio italiano, primo tra tutti quello della famosa vicenda dell'incontro in autogrill con Matteo Renzi, nel 2020. Ma non solo. Preziosa soprattutto la lettera aperta che Marco Mancini ha deciso di indirizzare proprio alla premier Giorgia Meloni, della quale elogia la “onestà cristallina”.
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Salvatore Baiardo, “La verità di Salvatore Baiardo” (editore indipendente, 209 pagine, 20 euro)
L’aveva promesso, annunciato, ritardato, il tuttofare dei boss mafiosi Graviano indagato dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze nell'ambito della nuova inchiesta sui presunti mandanti esterni delle stragi del 1993. Prodotto da Alessandro Maiorano (il “Bandito di Firenze”) con la supervisione del professor Giorgio Riccardini di Ovada, il “libro – inchiesta” – come lo ha definito lo stesso autore nella sua recente intervista ad Affaritaliani.it, per la prima volta ricostruisce la storia delle stragi del 1992. Tra i protagonisti di quei fatti drammatici c’erano Giuseppe e Filippo Graviano, uomini di fiducia dei boss Riina che mai si sono dissociati dall’organizzazione mafiosa.
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Alessandro Sallusti e Giorgia Meloni, “La versione di Giorgia” (Rizzoli, 272 pagine, 18 euro)
Una conversazione-intervista tra la presidente del Consiglio e Alessandro Sallusti. "Dove ti vedi tra dieci anni? “Ti posso dire come spero di vedermi tra dieci anni. Orgogliosa di come ho fatto il mio lavoro, e consapevole del fatto che non è stato un impegno vano”, questo l’incipit del libro. E la genesi? Poche settimane dopo l’incarico alla guida del Governo, durante un veloce scambio di auguri con Giorgia Meloni, Alessandro Sallusti si lascia scappare una battuta: “Peccato che un presidente del Consiglio in carica non possa pensare di scrivere un libro per raccontare i suoi progetti”. E lei: “E perché non può farlo”. Sallusti, preso in contropiede, la butta lì: “Non lo so esattamente, ma ci sarà un motivo se nessuno l’ha mai fatto”. Lei: “Dovresti sapere che fare quello che hanno fatto tutti gli altri non è esattamente la mia specialità”. Nasce così l’idea di questa conversazione in cui Giorgia Meloni rivela la sua visione autentica della vita e del mondo.
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Papa Francesco, “Ti voglio bene” (Libreria Pienogiorno, 288 pagine, 16,90 euro)
Un vero e proprio manifesto, quello di Papa Francesco, su ciò che è, in tutte le sue declinazioni, il tema cruciale della nostra esistenza e del suo magistero: l’amore. Nelle sue pagine le parole del Pontefice – e anche quelle dei libri e dei film da lui più amati, da García Marquéz a Dante Alighieri, da Dostoevskij a Tolkien, da Novalis ad Alda Merini, da San Francesco a Benigni - esplorano ogni aspetto e tracciano un percorso concreto, gettando contagiosi semi di realizzazione di sé, di giustizia, di pace, di gioia. «“Ti voglio bene” è il regalo più prezioso» scrive Papa Francesco «una promessa di felicità. Tutto nasce da qui».
Patrick Zaki, “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia” (La Nave di Teseo, 256 pagine, 19 euro)
Il ricercatore dell'Università di Bologna che è stato recentemente liberato dalla detenzione in Egitto racconta la sua storia, gli interrogatori, l'isolamento, le torture, il confronto con il mondo delle carceri in cui tutti sono ridotti a una condizione disumana e cosa lo ha tenuto vivo: gli studi, la passione per il calcio, la musica, l'affetto dei suoi cari, della fidanzata, dell'Italia tutta.
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