Vaticano, cardinale Pell: "Becciu mi impedì di controllare conti della Chiesa"

L'alto prelato svela: "C'era sempre resistenza da parte della Segreteria di Stato. Un mio intervento avrebbe evitato gli scandali"

Cronache
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Vaticano, il cardinale Pell. "Becciu mi impedì di controllare i conti"

Il caso degli investimenti finanziari sospetti all'interno del Vaticano si arricchisce di un nuovo capitolo. A parlare è uno dei grandi accusatori di Becciu, il cardinale australiano George Pell, travolto dallo scandalo degli abusi sessuali su minori e poi totalmente scagionato. "Anche il cardinale Becciu - spiega Pell al Corriere della Sera - diceva che il Revisore non aveva autorità di entrare in Segreteria di Stato. Questo era assolutamente falso. Era scritto che il Revisore aveva autorità, anche noi avevamo l’autorità di controllare come Segreteria per l’Economia. Ma c’era sempre resistenza. Se il Revisore o noi avessimo potuto entrare prima, avremmo salvato tanto, tanti denari a Londra e in altri posti".

"Noi - prosegue il cardinale Pell al Corriere - abbiamo introdotto la metodologia di controllo che oggi tutto il mondo utilizza. Abbiamo scoperto un miliardo e 300 mila euro qua e là negli uffici. Abbiamo preparato per la prima volta un budget prima dell’inizio dell’anno finanziario. Sono cose fondamentali. Alcune di quelle vicende finanziarie erano iniziate prima, ma in qualche altra situazione siamo intervenuti. Il Santo Padre mi ha detto: lei aveva detto tante cose giuste".