Violenza alla CGIL, Taormina difende gli arrestati: "Visioniamo tutti i video"
"Sono vaccinato, ma la guerra al Green Pass è sacrosanta. Faccio parte di Italia Libera insieme a Fiore e Castellino"
“Visioneremo fotogramma per fotogramma”, così Carlo Taormina si prepara a dare battaglia legale sulla vicenda riguardante l’assalto dei manifestanti No Green Pass alla CGIL
Il noto avvocato, ex parlamentare di Forza Italia, difende alcuni dei protagonisti dei fatti dello scorso weekend: i capi di Forza Nuova Giuliano Castellino e Roberto Fiore, “Er Pantera” Luigi Aronica, il leader del movimento IoApro Biagio Passaro e anche Pamela Testa, ferita al capo nel corso della manifestazione.
Pur affermando di essere vaccinato, Carlo Taormina era anch’esso in piazza lo scorso sabato, pur essendosi allontanato prima dello scoppio dei disordini: “In Piazza del Popolo la manifestazione era generalista: c’era gente di destra, di centro, di sinistra. Era il mondo del lavoro che protestava per la libertà”.
Anticipando la linea difensiva, Taormina spiega che i suoi assistiti "sono stati sorpassati da altri no Green Pass del corteo che sono entrati a fare danni alla Cgil. Meno male che ci sono tanti video e foto così si potrà capire che sono estranei alla violenza”.
“Io faccio l’avvocato, ho difeso mafiosi, colletti bianchi corrotti. La mia è una professione. Poi al processo si vedrà chi è veramente colpevole”, spiega Taormina, il quale però non nasconde la propria vicinanza politica ai manifestanti: “Sono vaccinato, ma la guerra al Green Pass mi pare sacrosanta. Insieme a Fiore e a Castellino faccio parte di un’organizzazione, ‘Italia libera’, che è una sorta di governo di liberazione nazionale per le riforme dello Stato. E certo non si tratta di un’organizzazione di sinistra”.
Taormina lamenta anche di non essere riuscito a parlare con i propri assistiti: “È una vergogna il non aver ancora neppure ricevuto le notificazioni degli arresti. So solo che i quattro uomini sono tutti al carcere di Poggioreale a Napoli e Pamela Testa dovrebbe essere a Rebibbia, ma non ne sono sicuro”.