Violenza e prevenzione: anche in Italia ci vorrebbero i "Dispatcher"

Il caso di Alice accende il dibattito: le forze dell’ordine potevano fare di più? Negli USA spicca la figura del Dispatcher per i casi di denuncia telefonica

Una scena del film danese "Il colpevole - The guilty"
Cronache
Condividi su:

Il "Dispatcher" negli USA è un vero e proprio eroe

 

L’omicidio di Alice Scagni ha acceso un dibattito sulla prontezza e sull'operato delle forze dell’ordine nei casi d'urgenza. Negli Stati Uniti c'è una figura cardine che si occupa di questi casi di emergenza: il Dispatcher. Una figura che se esistesse in Italia, forse avrebbe evitato la morte di Alice

Che cosa fa il Dispatcher? In caso di allerta, la telefonata al 911 mette in contatto il soggetto in pericolo con il Dispatcher, il membro della polizia specializzato nelle chiamate d’emergenza. L’operatore sfrutta un linguaggio semplice e confortante per rassicurare la vittima e valutare la gravità della situazione in cui si trova. C’è persino un canale su YouTube, dove si vedono gli interventi – apprezzatissimi - delle Forze dell’Ordine, che spesso sono determinanti nel far scattare gli aiuti necessari per salvare una vita in pericolo.

 

 

I film ispirati alla figura del "Dispatcher"

 

La figura è talmente consolidata da aver ispirato un film, che però è nato nella vecchia Europa. “Il colpevole – The guilty” è un film danese del 2018 (titolo originale “Den skyldige”) che si svolge interamente in un centralino, nel quale il protagonista cerca di gestire al meglio una richiesta di aiuto telefonica. Candidato all'Oscar per il miglior film straniero nel 2019, il film è poi stato oggetto di un remake americano grazie a Nine Stories e Jake Gyllenhaal, che ne hanno acquistato i diritti. Con lo stesso Gyllenhaal nei panni del protagonista, il nuovo “The guilty” (2021) è stato acquistato da Netflix, così come la pellicola originale.

 

 

Il Dispatcher e il codice che incastra gli uomini violenti

 

Negli USA è facile ricorrere a parole d’ordine tra vittima e Dispatcher. Il caso più comune? Telefonare al comando della polizia per ordinare una pizza. Parole che non insospettiscono l'uomo violento accanto a chi chiama, ma che permettono all’operatore di captare al volo la gravità della situazione e inviare i rinforzi. In questo caso, siamo noi europei ad aver importato l’invenzione americana, che oggi rappresenta anche in Italia un’arma di difesa contro chi subisce violenza all’interno delle mura domestiche.

Sarebbe molto utile imitare anche il rilievo dato alla particolare figura professionale del Dispatcher, che potrebbe aumentare la tutela nei confronti delle vittime di violenze e minacce. Si tratterebbe di un primo step preventivo. Molte volte però nei distretti di polizia si accantonano denunce su denunce, basti pensare ai casi di femminicidio accompagnati da esposti accatastati sui tavoli delle forze dell’ordine.
 

Leggi anche: 

Elezioni 2023 rinviate causa guerra. Nuove conferme, dietro le quinte dicono..

Centrodestra, Sgarbi: "Salvini accetterà Meloni premier? Inevitabile"

Elezioni Usa, Biden già ko tra inflazione e crisi: così Trump si ricandida

La Russia annuncia: simulato lancio di missili nucleari tra Polonia e Lituania

Cairo ad Affaritaliani: "Non ho alcuna intenzione di vendere La7"

Sarah Viola: "Per i reati nati dal disagio mentale servono gli psichiatri"

Rissa Mughini-Sgarbi da Costanzo. VIDEO

Gruppo Hera: distribuiti ai territori oltre €2,2 miliardi nel 2021

AXA Italia - Rai, al via nuovo format di branded entertainment

Poste Italiane celebra 160 anni: da sempre al fianco del Paese