Visco jr torna libero: tremano i manager. L'ex Invitalia e i "pacchi di pasta"
Il figlio dell'ex ministro, accusato di corruzione, ha deciso di collaborare e dire tutto. Pronto a fare i nomi e i cognomi delle persone coinvolte
Visco jr, la sua uscita dal carcere significa collaborazione piena. Ora i manager complici hanno paura
Arrivano novità importanti in merito alla vicenda che ha portato all'arresto di Gabriele Visco con le accuse di traffico di influenze e corruzione. L'ex manager di Invitalia e figlio dell'ex ministro Vincenzo Visco, ha deciso di collaborare con la giustizia e così è tornato in libertà. Ora a tremare - si legge su Repubblica - sono i molti manager e imprenditori che sarebbero coinvolti in questa storia. Visco jr non avrebbe rivelato solo il mondo di favori, relazioni, promesse e millanterie. Ma avrebbe confermato - stando a quanto riporta Repubblica - anche le accuse sul suo conto, dai soldi presi, ai "pacchi di pasta", il nome in codice che utilizzava per parlare di soldi.
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Gabriele Visco - sostiene Repubblica - avrebbe anche aiutato a chiarire nuovi spunti investigativi che gli sono stati indicati dai pm di Roma, gli stessi che hanno scoperto i due fronti sui quali agiva il manager. Da un lato prometteva utilità e dall’altro chiedeva un supporto per avanzare di carriera. Gli amici, gli imprenditori, si impegnavano per lui, per assicurarsi quell’uomo giusto nel posto giusto: contattavano ministri, sottosegretari o ambienti ecclesiastici. E poi - conclude Repubblica - pagavano per avere informazioni, per vincere i bandi di Invitalia che riguardavano il dissesto idrogeologico.