Volterra, natiche delle ragazze punte con un ago da siringa: preso il maniaco, è ai domiciliari
In casa trovato il kit per le aggressioni e una collezione di materiale pedopornografico a tema “violenze sulle donne”
Volterra, natiche delle ragazze punte con un ago da siringa: preso il maniaco, è ai domiciliari
Le prime misteriose punture sulle natiche delle donne con aghi da siringa il 18 e il 19 gennaio scorso a Volterra, in provincia di Pisa, dove è scattata la psicosi da puntura, tant'è che erano state diffuse sul web notizie ed immagini riguardanti il probabile autore. Ma si è rivelata una falsa pista.
Il maniaco è un italiano di Volterra
Alla fine il “maniaco” è stato rintracciato e posto ai domiciliari dalla Squadra Mobile della Questura di Pisa, su richiesta della Procura. E' un italiano, residente a Volterra, accusato del reato di violenza sessuale.
Le indagini dalle prime ragazze "punte" mentre passeggiavano
Le indagini sono scaturite dalla denuncia di due giovani, rispettivamente di 23 e 21 anni, che nel weekend tra il 18 ed il 19 gennaio scorso sono state punte alle natiche da un ago da siringa nel centro cittadino di Pisa. In particolare, le ragazze hanno raccontate di essere state punte da una siringa mentre passeggiavano rispettivamente in cavalcavia di San Giusto e viale Bonaini da un uomo di mezza età incappucciato.
Il precedente a Lungarno Bozzi
Le indagini hanno permesso di ricollegare gli eventi segnalati ad un precedente analogo accaduto il 14 settembre dello scorso anno in Lungarno Buozzi, quando una trentenne veniva anch’essa attinta alle natiche da un ago da iniezione mentre passeggiava.
La perquisizione rivela il kit
I poliziotti hanno proceduto al sequestro di un ago da siringa nascosto sotto al letto dall’uomo e alcuni abiti indossati durante le aggressioni sessuali. "Tuttavia, il dato di maggiore pregio probatorio è stato acquisito attraverso le attività di analisi dei dispositivi informatici in uso al soggetto che hanno permesso di accertare che lo stesso era solito aggirarsi nel centro cittadino di Pisa fotografando le parti posteriori di ignare giovani passanti", spiega la Questura.
Sul web cercava "spanking” e “needle spiking”
Oltre a ciò, l’indagato aveva in più occasioni cercato informazioni sul web, anche contattando sconosciuti sui social network, circa il modo di eseguire punture con modalità non dolorose. Addirittura, è stata certificata la presenza di numerosissimo materiale pornografico riconducibile al genere “spanking” e “needle spiking”, ovvero rappresentante giovani donne sculacciate o sottoposte a punture di ago nelle natiche.