Amleto, Shakespeare al Castello Sforzesco con Davide Lorenzo Palla

Davide Lorenzo Palla accompagnato dalla musica dal vivo del polistrumentista Tiziano Cannas Aghedu approda al Castello Sforzesco di Milano venerdì 2 agosto

di Redazione
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Amleto, Shakespeare al Castello Sforzesco con Davide Lorenzo Palla

L’attore e mattatore Davide Palla (ideatore del pluripremiato progetto Tournée da Bar) accompagnerà il pubblico in un viaggio indietro nel tempo per riscoprire Amleto e i suoi dubbi esistenziali per domandarsi quali conseguenze si nascondano - oggi come ieri - dietro alla “non azione” e quanto essa possa paradossalmente finire per essere la più pericolosa delle azioni. Una storia fatta di dubbi, morte, tradimenti, amore, vendetta, fantasmi, follia, sogni, utopie e soprattutto di tanto teatro.

“Sono sempre contento di tornare al Castello Sforzesco di Milano con i miei spettacoli. Oramai è diventato un appuntamento fisso anche per il pubblico di Tournée da Bar. Il bardo, come sempre, conquista il pubblico con la sua capacità di trattare tematiche immortali in maniera sublime ed io cercherò di rendere lo spettacolo fruibile ed accessibile a tutti per abbattere ancora più barriere. Narrazione, coinvolgimento del pubblico, ironia e musica dal vivo sono gli ingredienti che, abbinati a William Shakespeare, fanno volare il teatro classico verso le nuove generazioni.”

Lo spettacolo è narrato, recitato e in parte improvvisato; il pubblico è attivo e partecipe all'interno di una messa in scena dinamica che porta l'immaginazione dello spettatore a visualizzare frammenti di testo, pezzi di storia e immagini concrete che compongono il puzzle mentale di un uomo in conflitto con se stesso e con il mondo che lo circonda. Un continuo susseguirsi di esilaranti rimandi meta-teatrali, per giocare con il teatro proprio come faceva Shakespeare. Le musiche, originali e composte dal polistrumentista Tiziano Cannas Aghedu, fungono da vero e proprio elemento narrativo accompagnando lo spettatore all’interno della vicenda e sottolineando i momenti salienti in un crescendo carico di pathos, incertezza e tensione. Le note musicali, come un costume cucito su misura, amplificano il viaggio del pubblico all’interno del regno dell’immaginazione, portando lo spettatore ad immergersi totalmente nel “marcio mondo di Danimarca”.