Cattolica, Arena della Regina in visibilio per Fiorella Mannoia e la sua Orchestra Sinfonica

Prosegue il tour estivo di “Fiorella Sinfonica – Live con orchestra”: dopo Macerata e Cattolica, altre quattro date in programma

di Chiara Giacobelli
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Crediti: Luca Brunetti

Culture

Allo Sferisterio di Macerata sold out molti mesi prima, all’Arena della Regina di Cattolica platea folta ed entusiasta. Il tour di Fiorella Mannoia, con una corposa orchestra sinfonica alle spalle, sta registrando successi in ogni città che tocca.

È sempre un piacere assistere a un concerto della Mannoia, anche quando sarà ormai il quarto o quinto; perché ogni volta è un’esperienza diversa, nuova, dal momento che stiamo parlando di un’artista che sa sempre come reinventarsi. In questo caso la scelta di farsi accompagnare per la prima volta dall’Orchestra Saverio Mercadante di Altamura, diretta dal maestro Rocco De Bernardis e composta da 21 elementi, fa decisamente la differenza: un po’ grazie al brio del direttore che saltella e si infervora per tutto il tempo, un po’ per l’unione di melodie e strumenti musicali diversi – tra cui violini, viole, violoncelli – accordati per dare forma alle canzoni, un po’ per quella capacità unica e particolare di Fiorella Mannoia di volersi sempre mettere in gioco, uscendo dalla propria zona di comfort. Ne deriva uno spettacolo pieno, ricco, bello da vedere e da ascoltare, che sta infatti piacendo a tutta Italia.


 

Si è partiti il 3 e il 4 giugno da Roma, nello splendido scenario delle Terme di Caracalla con un evento speciale, per poi spostarsi in totale in oltre trenta città, scegliendo sempre degli spazi suggestivi come anfiteatri, parchi, piazze, siti archeologici; tra questi, una delle location più affascinanti è stata senza dubbio lo Sferisterio di Macerata il 30 agosto, tanto che la data è andata sold out già quattro mesi prima. La sera dopo, il 31, Fiorella ha fatto tappa con tutto il suo gruppo all’Arena della Regina di Cattolica, dove l’atmosfera era calda e affettuosa sin dall’inizio: molte persone adulte che seguono l’artista da anni, ma anche giovani e alcuni alla loro prima esperienza. Tra una canzone e l’altra, Fiorella ha parlato della sua vita personale e professionale, ha raccontato aneddoti, collaborazioni, ma soprattutto ha lanciato messaggi sociali importanti, senza peli sulla lingua. “Voi che avete più o meno la mia età e avete vissuto come me gli anni Sessanta e Settanta, quando indossavamo le spille per la pace e dicevamo di fare l’amore non la guerra, ci avreste mai creduto, se ve lo avessero detto allora, che un cinquantennio dopo il mondo sarebbe stato questo? Un posto in cui ci sono oltre 100 milioni di profughi senza casa, senza cibo, senza riparo, in fuga dalle situazioni più difficili e sconcertanti; in cui esistono uomini che tirano su dei muri pur di tenere fuori altri uomini; in cui si contano più di 40.000 morti innocenti a Gaza. Per non parlare del fatto che abbiamo una guerra nel cuore dell’Europa e, parliamoci chiaro, nessuno ha davvero interesse a farla terminare, perché i poteri economici e politici stanno al di sopra di tutto. Io non avrei mai pensato che la crudeltà umana potesse arrivare a tanto”.

È una sintesi forte, triste, diretta e di condanna, che si somma ad altre riflessioni più intrise di speranza. Ad esempio, al termine di Quello che le donne non dicono, a partire dal verso “e ti diremo un altro sì”, Fiorella ha voluto aggiungere: “ma sappiate che quel sì non è dovuto, non è scontato; si è libere di dire anche no e voi genitori che siete qui oggi insegnate ai vostri figli maschi che quando una donna dice no è no, indipendentemente dalle situazioni, da come è vestita, dal contesto. Il no è e deve restare un no da rispettare”.
In scaletta molti successi noti come quello appena citato, la sempre attesa Sally di Vasco Rossi, In viaggio, Come si cambia, Che sia benedetta, Combattente, Mariposa e altri ancora, ma tante anche le cover che l’artista ha scelto di interpretare in omaggio ai suoi colleghi: Margherita di Riccardo Cocciante, più di un pezzo di Francesco De Gregori – di cui ha svelato alcuni episodi simpatici – e poi Pescatore di Pierangelo Bertoli.


 

“Mi sono sempre piaciuti i duetti – ha spiegato la Mannoia per introdurre la collaborazione della serata – Non mi interessano l’età, la popolarità o le esperienze della persona con cui canto, io parto dalla musica e dal progetto. Se mi piace la canzone allora ci sto, anche perché trovo arricchente confrontarmi con altri artisti. In questi ultimi anni mi è capitato di farlo anche con ragazzi più giovani e uno di questi è diventato un vero amico, in quanto siamo infinitamente simili. Insieme ci divertiamo come pazzi. La sua canzone mi ha commossa e toccata, poiché la trovo dolce, delicata e vera nel suo modo di descrivere l’amore”. La canzone in questione è Maneggiami con cura e lui si chiama Michele Bravi: un duetto che ha emozionato i presenti, anche con il secondo pezzo Domani è primavera, già divenuto una hit. A chiudere il concerto, come da tradizione, le note di Il cielo d’Irlanda, su cui Fiorella si è scatenata con dei balli conclusivi, salutando il pubblico dell’Arena. Outfit della serata rigorosamente in bianco, elegante e raffinata, come sempre sa essere; dietro di lei, una scenografia con delle farfalle illuminate e la grande vivacità dell’orchestra, che talvolta ha sapientemente arrangiato in versione live acustica le canzoni più famose. Ad affiancare Fiorella Mannoia sul palco anche Carlo Di Francesco (percussioni e direzione artistica), Raul Scebba (percussioni), Sebastiano Burgio (pianoforte), Pierpaolo Ranieri (basso e contrabasso), Massimiliano Rosati (chitarre).


 

Le prossime e ultime date previste per questo riuscitissimo tour estivo saranno il 3 settembre a Piedimonte Matese (Ce) presso Arena Matese, il 5 settembre a Vicenza in occasione del Vicenza in Festival in Piazza dei Signori, il 6 settembre a Brescia al Brescia Summer Music in Piazza della Loggia, infine il 7 settembre a Verona nel contesto del VenerAzioni Arte al Femminile, al Teatro Romano.