Bergamo Jazz numero 42 torna dal 16 al 19 settembre

Dopo due rinvii per Covid, torna in un’inedita collocazione di fine estate ma sempre con una programmazione di altissimo livello curata da Maria Pia De Vito

di Raffaello Carabini
Culture
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Fino al 2019 il festival Bergamo Jazz arrivava puntuale come la primavera ad aprire la stagione annuale del jazz di alta caratura. Però da quella ottima edizione, l’ultima con direttore artistico il trombettista americano Dave Douglas, gli eventi sanitari mondiali hanno costretto gli organizzatori prima ad annullare la kermesse del 2020 e poi a far slittare di sei mesi quella di quest’anno.

Così la prima volta della pianista napoletana Maria Pia De Vito alla guida si aprirà nel tardo pomeriggio di giovedì 16 settembre al Teatro Sociale, con la nuova accoppiata formata dal trombettista Luca Aquino e dal pianista Giovanni Guidi, musicisti innamorati della melodia e della canzone.

"Non posso nascondere che momenti difficili, io e tutta la squadra di Bergamo Jazz, li abbiamo vissuti", ricorda la neodirettrice artistica. "Ma l’entusiasmo per il nostro lavoro non è mai venuto meno. Ora siamo tutti proiettati verso questa nuova edizione, di cui saranno protagonisti tanti musicisti stranieri e italiani, alcuni di loro per la prima volta ospiti del festival." 

Vi elenchiamo i principali, che torneranno a esibirsi nel gioiello architettonico del Teatro Donizetti, di cui sono terminati da alcuni mesi gli accurati restauri durati quasi tre anni.

Tigran Hamasyan
 

Innanzitutto il quartetto italoamericano con l’ex-direttore Douglas e il pianista Franco D’Andrea, veterano ottantenne ai vertici del jazz europeo da quasi mezzo secolo, coadiuvati dalla contrabbassista romana Federica Michisanti e dal batterista statunitense Dan Weiss, in scena sabato 18 alle 21.

Poi la sera di venerdì 17 si esibirà il gruppo del cantante Kurt Elling e del lirico chitarrista Charlie Hunter, mentre il 19 sarà la volta del trio del tastierista e vocalist di origine armena Tigran Hamasyan, che proporrà il suo mix di fusion, elettronica e world music, molto apprezzabile e originale.

Ancora al Sociale si esibiranno il trio del pianista polacco Marcin Wasilewski (il 16 alle 21) e il Tinissima Quartet del sassofonista Francesco Bearzatti, che proporrà il recente cd Zorro con il supporto dei disegni dal vivo di Davide Toffolo, fumettista e frontman dei Tre Allegri Ragazzi Morti (il 19 alle 17).

Franco D'Andrea Dave Douglas (© Roberto Cifarelli)
 

Alla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea sabato 18 alle 11 il chitarrista Paolo Angeli proporrà un omaggio ai Radiohead; all’Auditorium di Piazza della Libertà saranno di scena il 17 alle 17 il quintetto Eternal Love del sassofonista Roberto Ottaviano e il 18 ancora alle 17 il trio Hobby Horse, con il loro jazz sperimentale, contaminato da noise music e prog rock; alla Sala Piatti domenica 19 alle 15 doppio set, con i Vocione della vocalist Marta Raviglia e del trombonista Tony Cattano e le O-Jana, Alessandra Bossa, pianoforte e synth, e Ludovica Manzo, voce e campionamenti.

Lo spazio Scintille di Jazz, dedicato ai talenti emergenti, vedrà le esibizioni del quartetto della cantante Beatrice Arrigoni (il 16 a La Marianna, ore 19), l’ensemble della violinista Anais Drago (il 17 a Bergamo1000, ore 19), il gruppo Ja.Ck del trombonista Andrea Andreoli  (il 17 a Bergamo1000, ore 21), il quartetto della batterista Francesca Remigi (il 18 al Dieci10, ore 19), l’Oquk-T Collective (il 18 al Dieci10, ore 24), il clarinettista Federico Calcagno (il 19 all’Edonè, ore 19).

Infine collegato al festival è anche l’evento di domenica 19 (ore 11) nei pressi della Sorgente Nossana a Ponte Nossa, in Val Seriana, con il trio di clarinetti NRG Bridges, formato dal grande fiatista bergamasco Gianluigi Trovesi e dai più giovani Andrea e Adalberto Ferrari.

Kurt Ellng. Photo Credit Anna Webber