Empatismo, dilaga in Italia un nuovo grande Movimento letterario-filosofico
Il suo epicentro questa volta non è nei salotti milanesi ma nelle rocce e la vegetazione di piccoli paesi del Cilento
Empatismo, la corrente artistico-letteraria capace di unire ancora una volta gli artisti di tutte le discipline
Sembrava impossibile, nell’era dell’io ipertrofico e delle chiusure fisiche e psicologiche dovute alla grande pandemia che ha inesorabilmente colpito il genere umano, dare vita ad una nuova corrente artistico-letteraria capace di unire ancora una volta gli artisti di tutte le discipline, nel nome di un Artista Totale da ricercare e di una necessaria visione interdisciplinare capace di cogliere le frammentarie verità che la contemporaneità può offrire.
Il processo era già iniziato nel 2018 quando, docente di un Workshop presso l’Accademia di Belle Arti di Brera sulle intersezioni tra Arte e Letteratura, decisi insieme ad Antonello Pelliccia, pittore e fondatore della sezione Design della stessa Accademia, di creare il Centro Contemporaneo delle Arti – CecArt con sedi a Milano e a Vallo della Lucania, città capoluogo del Cilento.
A seguirci in quell’impresa apparentemente folle e temeraria furono tanti amici che poi riversarono tutta la loro conoscenza e arte nel Movimento empatico, non prima che io e Pelliccia avessimo dato luce al Nuovo Manifesto sulle Arti (2019).
Un Manifesto riconosciuto in verità tale dalla critica (si trattava del discorso fatto in occasione della fondazione del Centro), e che già in questa peculiarità mi faceva capire che stessimo percorrendo un discorso avanguardistico.
L’Empatismo mira a promuovere le arti attraverso le emozioni e l’intelligenza emotiva attraverso le arti. Ha il suo epicentro fisico nel Cilento e precisamente nel Nuovo Triangolo Culturale del Cilento Antico: Omignano – “Paese degli Aforismi”, Salento – “Paese della Poesia” e Vallo – “Sede del Centro Contemporaneo delle Arti” (nuove realtà e identità culturali da noi ideate). In un secondo momento, poi, ha aderito al progetto anche Trentinara – “Paese dell’Amore” che è diventato, così, il cuore pulsante del movimento.
Il medesimo Triangolo è stato inserito in una Piramide Culturale del Cilento che ha vertici fondamentali in Paestum, Velia (antica Elea) e Palinuro, considerati come i luoghi storicamente più mitici del territorio.
Abbiamo in questo modo anche voluto dar voce alle masse mute, in particolar modo a quelle di questi paesi di montagna che difficilmente riescono a proporre la loro bellezza al di fuori dei propri confini.
Inoltre tanti grandi artisti contemporanei si sono recati di persona in questa nuova realtà e da lì hanno fatto sentire la loro voce verso il mondo…
L’Empatismo dimostra ancora una volta che la poesia e le arti tutte non hanno confini e possono emergere e aggregarsi ovunque e in special modo dove ce n’è più bisogno, anche se spesso tutto ciò rischia di rimanere inespresso. La “decentralizzazione della cultura” è avvenuta grazie all’amore dei grandi personaggi che hanno aderito al movimento e si sono stretti gli uni agli altri in un abbraccio infinito, deponendo le armi.
Infine devo ricordare che La Scuola Empatica chiude un altro Triangolo ideale sul territorio salernitano, dove in passato già sorsero la Scuola Eleatica e la Scuola Medica. In altre parole, tutto sembrava davvero essere stato apparecchiato per questo nuovo miracolo letterario nazionale con uno sguardo innovativo rivolto e consapevole verso il mondo e l’infinito.