Ercolano, scheletro trovato alle Fornici: uomo che tentava la fuga via mare

Ercolano e Pompei, le città devastate dall'eruzione del Vesuvio nel 79 dC, ancora restituiscono resti delle vittime della tragedia

Scheletro di una vittima dell'eruzione del Vesuvio, Pompei. foto di repertorio
Culture
Condividi su:

Lo scheletro di un uomo di mezza età, mutilato, è stato trovato nell'area archeologica di Ercolano nella zona delle fornici, ricoveri per le imbarcazioni nell'area in cui la città antica aveva il fronte mare.

Qui sono già stati trovati molti scheletri di abitanti di Ercolano che hanno cercato rifugio e forse un passaggio via mare per la fuga durante l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che devastò la piana di Pompei. 

Lo scheletro è stato trovato nel corso degli scavi archeologici e dei restauri per la sistemazione e l'apertura al pubblico dell'antica spiaggia, progetto condiviso con il Packard humanities Institute; era seppellito sotto il flusso piroclastico che forma il terrapieno antistante la città, di fronte ai fornici, nella spiaggia antistante l'area in cui arrivava in età romana il mare.

Lo scavo è di archeologi del parco in collaborazione con quelli delle Haerculaneum conservation Project del Packard humanities Institute.

Ercolano, Franceschini: "Scoperta sensazionale"

"La sensazionale scoperta dei resti di un fuggiasco nel sito archeologico di Ercolano è una bellissima notizia, innanzitutto perché il ritrovamento è dovuto alla ripresa in questo luogo, dopo quasi un trentennio, degli scavi scientifici condotti dal personale tecnico del ministero".

Lo dice il ministro della cultura Dario Franceschini, che sottolinea: "Le affascinanti ipotesi intorno al mistero che circonda la morte di quest'ultima vittima ritrovata dell'eruzione del 79 d.C. sono ora nelle mani degli studiosi, che possono gioire per questo risultato dovuto anche al sostegno del Packard Humanities Institute".