G7, la mostra sui capolavori d'arte italiana. Ma è piena di "patacche" e copie

Per l’esperto d'arte De Marchi "l’opera di Raffaello è dubbia; il Canaletto invece è di un seguace"

di Redazione cultura
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G7, Mostra d'arte a Mesagne
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G7, mostra d'arte per far vedere i capolavori italiani a Biden e i grandi della Terra. Ma molti quadri sono "fake"

Giorgia Meloni si prepara ad ospitare i grandi della Terra in Puglia, tutto pronto per il G7 a Borgo Egnazia in programma dal 13 al 15 giugno. Ma il governo italiano ha voluto fare le cose in grande e per questo, tra le altre cose, ha deciso di organizzare una mostra d'arte in grande stile, che aprirà domani al Castello Svevo di Mesagne, a soli 15 chilometri da dove si terrà il summit. Il sindaco del comune in provincia di Brindisi non ha esitato a definirla "la più importante mostra temporanea del Sud". Peccato però - in base a quanto risulta a Il Fatto Quotidiano - che molte delle opere esposte in realtà siano copie e che su altri capolavori c'è il dubbio sull'autenticità.

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Andrea De Marchi, ordinario di Storia dell'arte all'Università di Firenze: "La predella riferita a Raffaello - sostiene l'esperto a Il Fatto - è più probabilmente opera di Evangelista di Pian di Meleto, con cui Raffaello collaborò da giovanissimo; la "Madonna dei fusi" è una copia di scarso rilievo da un originale di Leonardo, purtroppo perduto", mentre la veduta di Canaletto citata è andata all'asta nel 2020 come opera di un seguace, per 100 mila euro, "molto meno di un Canaletto. È un quadro molto replicato". Anche sulle opere di Andrea del Verrocchio, Tiziano e Salvator Rosa presentate dagli organizzatori De Marchi - come la maggioranza degli studiosi - ha grossi dubbi, vedendoli più come derivazioni o copie.