Giornate Fai primavera 2022, 700 siti aperti in 400 città

Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero

Culture
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Le Giornate Fai di primavera compiono 30 e tornano il 26 e il 27 marzo

Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate Fai di Primavera, l'evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi Fai attivi in tutte le regioni.

Le Giornate Fai quest'anno compiono "trenta primavere": dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti "Apprendisti Ciceroni". Ma nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, non è il momento di festeggiare, neé di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identita', testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile.

I monumenti, il paesaggio, le opere d'arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità. Mai come quest'anno, allora, le Giornate Fai mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo, che è nella missione del Fai: visitare gli oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti dai volontari del Fai sara' l'occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto puo' insegnarci per affrontare il presente e il futuro, perche' cio' che siamo e che abbiamo non sia dato per scontato, ma sia compreso e apprezzato come esito di lunghi e talvolta drammatici trascorsi che ci accomunano come italiani, europei, e con l'umanita' tutta.


 

Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del Fai, che proprio in questi tempi bui, in queste Giornate Fai, trova un senso ancor più profondo e una funzione ancor più necessaria e urgente. Il Fai, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un'opera d'arte del patrimonio culturale ucraino che sara' individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.