Il corpo protagonista di due mostre alla GAM e al PAC di Milano

Il tema è il corpo umano, 2 gli artisti: un’italiana e un polacco. Calma e poesia nei lavori di Elisa Sighicelli, disagio e orrore in quelli di Artur Żmijewski

di Simonetta M. Rodinò
Elisa Sighicelli untitled, 2021
Culture
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La mostra As Above, So Below, ospitata alla GAM - Galleria Arte Moderna di Milano – fino al 3 luglio, presenta 25 immagini tra stampe fotografiche, una stampa su gesso e due sculture provenienti dal deposito sculture della GAM. La Sighicelli le ha fotografate nel sotterraneo, senza spostare nulla.

Una correlazione tra il mondo del museo che segue regole ferree e quello della vita segreta che anima le statue nascoste agli occhi di tutti. Sculture che mostrano i segni del tempo: dalla polvere che imbianca alle mutilazioni. Nel rapporto tra fotografia e oggetto, tra immagine e reale, tra scultura e umanità, appare come costante nelle scelte espositive l’idea del negativo e della contrapposizione speculare. Non a caso una sala ospita cinque dittici fotografici incentrati sul binomio positivo e negativo. Una relazione tra statua e immagine in grado di far rivivere la scultura, dandole vita.

Elisa Sighicelli diptych untitled 2021
 

“Ho concentrato la mia attenzione sui possibili rapporti tra le sculture, provocati da vicinanze casuali”, spiega l’artista. Che regala momenti magici.

La rassegna Quando la paura mangia l’anima, nelle sale del PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano fino al 12 giugno, si compone di una selezione di film, video, foto e sculture realizzate negli anni dal 56enne polacco Żmijewski. Lavori di grande attualità che ci rimandano alle cicatrici di un confronto armato.

Opere che indagano sulla relazione tra le emozioni estreme e le loro espressioni fisiche: handicappati, storpi, mutilati, malati, vecchi. I corpi nella totale desolazione. Una vita colma di paura: dalla paura del razzismo alla paura della morte, dalla paura dei disturbi mentali e della disabilità alla paura di non essere accettati, capiti.

ARTUR Z. Gestures
 

Żmijewski non fa sconti. Con i suoi lavori ci tormenta con l’obiettivo di svegliare le nostre coscienze, far riflette sui problemi socio-politici della nostra contemporaneità, metterci di fronte alla crudele realtà di un’umanità dall’istintiva inclinazione al male.

Dai gesti di odio e crudeltà nella serie fotografica Refugees, ispirata alla crisi dei rifugiati scatenatasi al principio del 2021 - al confine tra Bielorussia e Polonia -, al disagio e allo smarrimento che subentrano alla completa sensualità dei corpi nudi e al loro piacere del contatto, nel video Me and aids, e ancora…

ARTUR Z. An Eye for An Eye
 

Fino all’opera Political gestures - ispirata all’iconografia della propaganda hitleriana – in cui la gestualità propria del potere politico dittatoriale è documentata da una sequenza di espressioni di un soggetto che via via cresce d’intensità, fino a che il volto risulta mostruoso e vinto dall’ira.

AS ABOVE, SO BELOW - GAM - Galleria d’Arte Moderna Milano – Via Palestro, 16 - Milano
29 marzo – 3 luglio 2022 - www.gam-milano.com

QUANDO LA PAURA MANGIA L'ANIMA - PAC Padiglione d'Arte Contemporanea – via Palestro 14 - Milano
29 marzo – 12 giugno 2022 – www.pacmilano.it