Il mito di Venezia, da Hayez alla Biennale, in mostra a Novara
Una bella mostra al Castello Visconteo Sforzesco propone 70 opere, che in occasione dei 1600 anni dalla nascita di Venezia ne illustrano la realtà ottocentesca
A Novara è in mostra Il mito di Venezia: percorsi artistici di qualità che fanno riscoprire la Serenissima dell'800 e una stagione di graduale rinnovamento
Al Mudec di Milano c’è una mostra dedicata a Piet Mondrian, uno dei maestri dell’astrattismo. È una mostra “sbagliata”, che non dà ragione del suo titolo, Dalla figurazione all’astrazione (ne avevamo parlato qui), ma semplicemente pone a confronto le opere dei pittori della Scuola dell’Aja, attiva tra il 1860 e il 1890, tipicamente ottocenteschi nella rappresentazione quasi fotografica e spesso en plein air di paesaggi, marine, persone, con le ricerche del maestro, sempre più schematiche e “mentali”.
Al visitatore, nel rappresentare scorci e immagini assimilabili, le prime appaiono rigogliose e tecnicamente impeccabili, eppure irremediabilmente “datate”; le seconde elementari, semplici, quasi da “dilettante impreparato”. Uno scontro inaccettabile, senza che si legga l’evoluzione tra l’un modo artistico e l’altro, anzi quasi declassandoli entrambi nel confronto.
(Per chi cerchi la motivazione della scelta curatoriale aggiungeremo che le opere, quasi tutte provenienti dal KunstMuseum Den Haag dell’Aja, sono il frutto di una recente acquisizione del museo che ha la più grande collezione mondiale di Mondrian, ricevuta con l’impegno di diffonderle nel mondo.)
Tutto questo per sottolineare ancora una volta la scelta intelligente e congrua che la città di Novara offre ai suoi cittadini e a tutti gli amanti della pittura dell’Ottocento: una “specializzazione” a vasto raggio, che coinvolge molti collezionisti privati.
Le mostre al Castello Visconteo Sforzesco della città piemontese sono perciò sempre interessanti e ricche di opere poco o punto viste, antologiche nell’ideazione e narrative nello sviluppo, in grado ogni volta di essere insieme “piacevoli” e colte. Così è anche per la rassegna Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale, che, in occasione del milleseicentesimo genetliaco della città lagunare, ne propone una visione inattesa e originale, sia negli scorci e nelle vedute, sia nei ritratti e nelle scene familiari, da parte di artisti che la conoscevano bene, o perché nati a Venezia o perché in qualche modo connessi alla sua vita artistica.
Un’ulteriore dimostrazione che quello che è stato per decenni considerato il “secolo più basso” nella nostra storia dell’arte seppe offrire anche proposte di pregio, oltre a una qualità diffusa e a un’evoluzione quasi lineare dall’ultima fase del romanticismo e del purismo al realismo, dall’eclettismo storicista al simbolismo, dal neorinascimento al divisionismo.
A Novara le 70 opere in mostra – aperta da una grande rappresentazione storica di Francesco Hayez, di cui si può ammirare anche la pregevole Venere che scherza con due colombe, in realtà ritratto di una ballerina amante del conte che gli commissionò l’opera – portano le firme, tra gli altri, di Ippolito Caffi, Pietro Fragiacomo, Carlo Ferrari, Alessandro Milesi, Giacomo Favretto. Cui si aggiungono Guglielmo Ciardi e Luigi Nono, a ognuno dei quali è dedicata una sezione, ed Ettore Tito, le cui opere piene di bambini e popolane – deliziosa Girotondo e magnifica Lavandaie sul Garda – colpiscono immediatamente.
Si passa dalla Venezia spoglia e antituristica a quella “reale”, del mercato, delle feste, dalle nobildonne vestite da uomo alle diverse tele dedicate ai bambini (un’intera, coinvolgente sezione), dai luminosi paesaggi sull’acqua alle famiglie dei pescatori, dalla devozione intima raffigurata da Nono al vitalismo popolare delle opere di Ettore Tito (Luglio, con una nidiata di bambini a fare il bagno al Lido, e il “mare mosso” della Biancheria al vento). Insoma una mostra che offre percorsi artistici di qualità, attraversando una stagione di graduale rinnovamento e tracciando una significativa storia del gusto.
Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale
Castello Visconteo Sforzesco – piazza Martiri della Libertà n. 215, Novara
orari: da martedì a domenica 10/19, fino al 13 marzo
ingresso: € 12; ridotto € 10 (over 65, under 26, gruppi, insegnanti, giornalisti, convenzioni); ragazzi dai 6 ai 19 anni € 6; gratuito (disabili, guide, bambini sotto i 6 anni)
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