Il nuovo libro di Naomi Klein "Sosia": riflessione visionaria sul domani

Un invito ad attraversare lo specchio dei nostri schermi per vedere meglio il mondo di oggi e possibilmente anche quello futuro

di Redazione cultura
Naomi Klein, il nuovo libro "Sosia"
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Il nuovo libro di Naomi Klein "Sosia": "Mostra cosa si prova nel vedere la proprià identità dissolversi nell'etere digitale"

Dopo il clamoroso successo di "No logo", Naomi Klein sta per uscire con un nuovo libro destinato a suscitare grande interesse. Il titolo è "Sosia" ed è edito da La Nave di Teseo. Si tratta di una riflessione visionaria su identità, finzione e intelligenza artificiale. Un invito ad attraversare lo specchio dei nostri schermi per vedere meglio il mondo di oggi e possibilmente quello di domani.

"Questo libro - spiega Klein - rappresenta una svolta personale. È più intimo, più sperimentale; mostra cosa si prova nel vedere la propria identità dissolversi nell’etere digitale, un'esperienza che probabilmente molti di noi vivranno molto presto nell’era dell’IA. Si tratta soprattutto di un tentativo di fare i conti con la follia del presente, con l’ondata di complottismo e con l’emergere di strane alleanze trasversali in uno scenario in cui nessuno è più quello che sembra. In Sosia ho provato a tracciare una mappa per orientarci in questo momento storico; e per riuscirci, ho dovuto perdermi più di una volta".

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Negli ultimi venticinque anni, Naomi Klein ha mappato e documentato gli sviluppi politici e culturali con una serie di corrosivi bestseller - da No Logo e Shock Economy a Una rivoluzione ci salverà e Il mondo in fiamme - svelando gli effetti perversi sulle nostre società e sulle nostre anime dello strapotere dei grandi marchi, dell’austerity e dello sfruttamento selvaggio delle risorse naturali. Doppelgänger (titolo originale del libro in inglese e parola che in tedesco può essere tradotta appunto con sosia, doppio, gemello maligno) segna una svolta più personale nell’opera di Klein, intrecciando elementi di una autobiografia (a tratti tragicomica) all’inquietante reportage politico che diviene illuminante analisi culturale.

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