La Franciacorta s'illumina di arte. Le sculture al Golf Club bresciano

Grazie ad Amedeo Demitry

di Mirko Crocoli
Culture

L’ultimo “inserimento” è avvenuto nella splendida cornice del Franciacorta Golf Club, la cui dirigenza non ha esitato nemmeno un attimo a sposare il lungimirante progetto del curatore, che proponeva installazioni permanenti nel rinomato sito sportivo

 


Due le opere monumentali che campeggiano all’ingresso del Franciacorta Golf Club in provincia di Brescia: la giraffa alta sei metri a firma della veronese Sabrina Ferrari e il guerriero di quasi tre, del milanese Vitaliano Marchetto. Sono queste le visioni del Manager di questi due artisti, Amedeo Demitry, che sdogana un nuovo concetto espositivo di arte insediata in altre realtà imprenditoriali. “L’arte nobilita qualunque attività e conferisce aurea di cultura a qualunque luogo”, con questo credo il noto curatore colonizza alcune imprese sparse sul territorio, riscuotendo numerosi consensi da parte dei padroni di casa e dei loro ospiti. Difficilmente penseresti di andare in una casa vinicola se dovessi acquistare un quadro e men che meno penseresti di andare in un campo da golf per comprare una scultura. Via via così dicendo, finiamo a parlare di rifugi in alta montagna, di scuderie e di beach club che si trasformano in stabili gallerie d’arte. Demitry, esperto e noto curatore, da quasi trent’anni si occupa dell’organizzazione di mostre, biennali ed esposizioni in tutto il mondo, già direttore artistico di Expo Arte Bari e di Romart biennale di Roma, è  anche co-fondatore e General Manager della 6499 Milano, unitamente al figlio Andrea, CEO e direttore marketing e Gabriele Masserini, direttore commerciale di questa start-up che oggi vanta ben otto sedi espositive, proprio grazie a questo progetto. L’ultimo “inserimento” è appunto avvenuto nella splendida cornice del Franciacorta Golf Club, la cui dirigenza non ha esitato nemmeno un attimo a sposare il lungimirante progetto del curatore, che proponeva installazioni permanenti nel rinomato sito sportivo.

“Un sistema di interscambio quello a cui ho pensato – il punto di vista di Demitry in alcune sue ultime dichiarazioni - che vede i clienti delle aziende che ci ospitano, avere l’opportunità di ammirare ed acquistare arte e allo stesso modo, i nostri collezionisti entrare in contatto con la realtà dell’impresa, in occasione dei molteplici eventi che organizziamo. Una contaminazione, un interscambio che in ogni modo crea opportunità e benefici per entrambe le realtà imprenditoriali”.

La cultura e l’arte aperte al grande pubblico, di ampia fruizione ma soprattutto una sollecitazione al bello, estesa a chi con l’arte finisce per incontrarsi “casualmente” mentre va a comprare vino, a giocare a golf, a pranzare in riva al mare o in montagna.

E benché con la giraffa e il guerriero l’inizio è stato certamente dei più originali, la novità in Franciacorta la vedremo a giugno 2024, con il torneo a 18 buche affiancate da altrettante possenti sculture che accompagneranno i giocatori in un percorso tanto agonistico quanto culturalmente avvincente. Si tratta della 6499 Golf Cup, torneo con ricorrenza annuale che prevederà anche il premio Challenger. Una giornata quindi all’insegna della competizione e dell’arte, dove sarà possibile ammirare opere monumentali di vari artisti internazionali selezionati, visitare mostre d’arte e concludere la giornata con premiazione e Gran Galà finale.

Il principe Miškin nell’Idiota di Dostoevskij afferma che “La bellezza salverà il mondo”. Questa frase, oggi citata infinite volte, nei più diversi contesti, qui calza a pennello e se può appunto essere applicata all’arte, quanto fatto finora, ci pare un buon inizio.

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