Polonia, gli archeologi ritrovano lo scheletro di una "donna vampiro"
Nel 2008 nel villaggio di Drawsko, nel distretto di Czarnków e Trzcianka, vennero trovati sei resti di corpi sottoposti a un trattamento simile
Polonia, un gruppo di archeologi ha ritrovato in un cimitero il cadavere di una "donna vampiro"
Un gruppo di archeologi polacchi hanno rinvenuto uno scheletro di una donna. All'inizio pensavano di aver trovato i resti di un vampiro con tanto falce alla gola, nel cimitero del villaggio di Pien. Non solo è stato rinvenuto anche un lucchetto sull'alluce sinistro della defunta avrebbe completato le misure di sicurezza previste per questi casi.
Dall'analisi della tomba e dello scheletro sono emersi altri dettagli. Il ritrovamento di un cappello di seta starebbe ad indicare che la donna aveva una collocazione sociale alta. Inoltre un dente incisivo, fortemente protuberante, offrirebbe indicazioni sull'aspetto insolito della defunta. A dare la notizia è stato il tabloid britannico Daily Mail alcuni giorni fa.
Il professore Dariusz Polinski, a capo del team della Nicholas Copernicus University della città di Torun che ha realizzato i lavoro nel cimitero, ha confermato che il tipo di sepoltura era quantomeno insolito. "Tra i modi usata per prevenire il ritorno dei morti figurano l'amputazione delle estremità, la sepoltura a pancia in giù, ma anche la lapidazione del cadavere o la cremazione", ha dichiarato al tabloid britannico.
"La falce in questo caso è posizionata in modo che se la donna si fosse svegliata, immediatamente le avrebbe tagliato la gola nel tentativo di alzarsi". Mentre il lucchetto sull'allucce starebbe a significare "la fine di una fase e l'impossibilità di tornare".