Scuola, ora vogliono fare fuori Verga. Proposta "indecorosa" della scrittrice
Volano gli stracci tra Tamaro (autrice di "Va' dove ti porta il cuore") e la fondazione dedicata allo scrittore siciliano. "I tuoi libri sono alla melassa"
Fondazione Verga "massacra" Susanna Tamaro. Ecco cosa è successo
Sfida epocale al Salone del Libro di Torino, una dichiarazione della scrittrice Susanna Tamaro ha provocato l'ira della Fondazione Verga, il botta e risposta è stato di fuoco. Tutto è nato - si legge sul Fatto Quotidiano - dall'intervento dell'autrice di "Va' dove ti porta il cuore" nel corso dell'evento. La Tamaro, senza mezze misure, si era rivolta così alla platea durante il suo discorso in occasione di un convegno: "Ci sono testi davvero difficili. Basta Verga, lo odiavo già io alle medie". Tamaro sostiene che sia impossibile fare appassionare gli studenti a questa attività leggendo autori come Verga o Dante, ai quali si dovrebbero preferire cose che ai ragazzi facciano "eco dentro" e che siano "moderne" e "contemporanee" come, per esempio, i suoi libri.
Leggi anche: Salone del Libro, Roccella vittima di prepotenza e la Sx come sempre tace
Leggi anche: Salone del Libro, Lagioia: "Aggredito da FdI". Roccella: "Accuse Pd surreali"
Il suggerimento di Tamaro è stato definito "indecoroso" dalla Fondazione Verga, che non ha mancato di sottolineare che la "letteratura alla melassa" della scrittrice sia di gran lunga meno formativa di autori del calibro di Verga, Dante o Shakespeare. A stabilire il valore letterario di un'opera, infatti, secondo la Fondazione non possono essere "logiche di mercato", che, tuttavia, negli anni '90 hanno premiato Tamaro, facendo vendere ben 15 milioni del suo "Va' dove ti porta il cuore" che, a dispetto del successo commerciale, fu stroncato dalla critica. "Le letture "amene" come il libro più famoso della signora Tamaro possono far evadere dalla cruda realtà, ma non forniscono ai ragazzi quella sensazione di rispecchiamento che gli psicologi additano come passaggio fondamentale per la crescita dell'io". La stroncatura della Fondazione.