Donna afghana vittima di stupro di gruppo: il video choc girato dai talebani

Un'attivista afghana è stata torturata a violentata da un gruppo di talebani mentre si trovava in carcere. Il filmato della violenza usato come ricatto

di Redazione
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Attivista afghana stuprata in carcere da un gruppo di talebani. Il video, girato dagli aguzzini, è stato girato per ricattarla: se avesse parlato sarebbe stato diffuso

Un'attivista afghana per i diritti umani è stata torturata e stuprata da un gruppo armato di talebani mentre si trovava in carcere. La violenza è stata immortalata in un video shock girato dai suoi aguzzini. Lo ha riportato il quotidiano britannico The Guardian che considera il filmato come la prima prova diretta dei crimini inflitti alle donne che vivono oggi nell'Afghanistan in mano ai talebani. La donna è riuscita a fuggire dalla prigione e a rifugiarsi all'estero, raccontando i crimini che il regime commette sulle donne. Dopo le sue dichiarazioni, il video del suo stupro le sarebbe stato inviato direttamente dai suoi carnefici come monito: se avesse parlato delle violenze subite il filmato sarebbe stato inviato alla sua famiglia e, addirittura, diffuso sui social

La donna si trovava in carcere per aver preso parte a una protesta pubblica contro il regime talebani. Era stata arrestata e, poco dopo, era stata vittima della violenza. Nelle immagini del video, come riferisce il Guardian, si vede la giovane a cui viene ordinato di togliersi i vestiti mentre è minacciata dalle armi. Poi, viene violentata più volte da due uomini. Il tutto sarebbe stato ripreso da uno dei cellulari dei suoi aguzzini. La giovane è convinta che il video sia stato fatto con il solo scopo di ricattarla, come poi è accaduto. 

Sempre il Guardian, nelle scorse settimane, aveva reso pubblico un report in cui raccoglieva i racconti di ragazze adolescenti e giovani donne che hanno affermato di essere state aggredite sessualmente mentre si trovavano nelle prigioni afghane. Picchiate, violentate, minacciate. Il motivo? Il più delle volte, l'aver violato le leggi sull'hijiab (cioè il velo) e sul suo corretto utilizzo. Il giornale inglese spiega come alcune giovani abbiano raccontato di aver ricevuto scosse elettriche, di essere state picchiate con dei cavi e di essere state minacciate di morte. Di recente, anche il relatore speciale delle Nazioni Unite per l’Afghanistan, Richard Bennett, ha dichiarato di ritenere che le donne vittime di violenza sessuale durante la detenzione siano tantissime. Invece, uno dei portavoce dei talebani, Zabhullah Mujahid, ha negato che questi abusi siano diffusi.

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