Agenzia delle Entrate, decreto: 3° settore, attività diverse non oltre il 30%

Le attività secondarie potranno essere in qualunque ambito, ma dovranno previste nell'atto costitutivo o nello statuto

Economia
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Agenzia delle Entrate, arriva il decreto: per gli enti del terzo settore, le "attività diverse" non dovranno andare oltre il 30% delle entrate

Gli enti del terzo settore dovranno generare ricavi al di sotto del 30% delle entrate complessive dell’ente o del 66% dei relativi costi complessivi.

A stabilirlo è l'atteso decreto di attuazione di cui all'art. 6 del d.lgs 117/2017 che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di lunedi 26 luglio.

Emanato dal Ministero del lavoro di concerto con quello dell'economia e delle finanze, il decreto sancisce che le attività secondarie potranno essere realizzate in qualsiasi ambito, purché i loro proventi siano finalizzati a supportare il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente in questione.

Le attività diverse, oltre ad essere secondarie e strumentali rispetto alle attività di interesse generale, dovranno essere previste nell'atto costitutivo o nello statuto.