Agnelli-Exor, la galassia sabauda pronta a incassare 52 mln di dividendi
La Giovanni Agnelli Bv, la cassaforte della dinastia Agnelli-Elkann, distribuirà un ricco monte cedole, in linea con i numeri del 2020
Giovanni Agnelli Bv dividendi: la maggior parte finirà alla Dicembre, la storica società controllata dal numero uno di Exor
La galassia Agnelli-Elkann è pronta a uno stacco cedola consistente. Attraverso la Giovanni Agnelli Bv, cassaforte della dinastia Agnelli-Elkann arriveranno infatti dividendi pari a 52 milioni di euro. Il “bottino” del 2021 è quindi in linea con quello distribuito per il 2020.
A rivelare la cifra monstre è il sito online Calcio e Finanza, secondo il quale sarà proprio questa “la cifra che verrà distribuita ai vari rami della dinastia Agnelli-Elkann-Nasi discendenti dal Senatore Giovanni Agnelli, tra i fondatori della Fiat, da cui prende il nome”.
"La Giovanni Agnelli Bv, con sede ad Amsterdam, è infatti una società peculiare", spiega il sito calcistico. “Se a valle ha come unico asset Exor e quindi la holding quotata è la sua unica fonte di entrate, a monte ci sono gli azionisti. Per statuto infatti solo se si appartiene a uno di questi rami, si può essere soci della Giovanni Agnelli Bv e anche le norme per l’eventuale trasferimento di quote sono severissime”.
Il monte cedole, come precisa Calcio e Finanza, sarà quindi così ripartito: “La maggior parte finirà alla Dicembre, la storica società che fa capo agli eredi dell’avvocato Giovanni Agnelli ed è controllata da John Elkann, numero uno di Exor. Dopo l’ultimo riassetto, la Dicembre ha incrementato fino al 38% il controllo sulla società olandese rispetto al 36% di fine 2016 e potrà così incassare circa i 20 milioni di euro di dividendi”.
“Per gli eredi di Umberto Agnelli, conclude il sito sportivo, rappresentati dal presidente della Juventus Andrea e dalla sorella Anna con un pacchetto di loro proprietà pari all’11,85%, l’incasso dal dividendo si aggirerà invece intorno ai 6 milioni, con ulteriori 6 milioni per il ramo di Maria Sole (11,63%) e circa 4,5 milioni per il ramo di Giovanni Nasi (8,79%)”.