Crac Alitalia, tra i creditori due ex commissari: "Gli vanno dati 10 milioni"

Discepolo e Paleari vincono il ricorso contro il tetto dei 240 mila euro imposto dal ministero

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 Non vale il tetto ai compensi, vanno pagati due ex commissari Alitalia

Il 2 maggio 2017 Alitalia finisce in amministrazione straordinaria dopo che i lavoratori bocciano il piano di rilancio di Etihad. A quel punto il governo nomina alcuni commissari per la gestione. E ora quei commissari sono tra i creditori. Ne scrive il Corriere della Sera, secondo cui "tra i creditori di Alitalia ora si aggiungono due dei suoi ex commissari ai quali spetterebbero, nel complesso, 10 milioni di euro".

Spiega il Corriere della Sera: "Una sentenza del Consiglio di Stato annulla il decreto del ministero delle Imprese e del made in Italy e stabilisce che i professionisti chiamati a conservare gli asset dell’allora compagnia di bandiera — il professore Stefano Paleari e l’avvocato Daniele Discepolo — non stavano gestendo un’azienda pubblica e quindi non si applica il tetto alle retribuzioni. Soldi, spiega al Corriere chi segue il dossier, che deve sborsare Alitalia e che potrebbero ridursi se solo il ministero si sedesse con i due ex commissari per trovare un accordo e chiudere il contenzioso".