Amazon chiude 340 negozi: bloccate merci cinesi per 20 milioni verso gli Usa

Tra Usa e Cina è scontro: nel mirino di Amazon la società di software Shenzhen Youkeshu Technology. L’accusa è di aver sfruttato recensioni a pagamento

Economia
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Non tira aria di disgelo, in tema di commercio, tra Usa e Cina: lo scontro ora viaggia tutto online. Il colosso dell'e-commerce Amazon ha infatti appena bloccato in un solo colpo 20 milioni di dollari di merce cinese, chiudendo ben 340 negozi di un cliente top: Shenzhen Youkeshu Technology, collegato a Tiza, società di software di Nanjing quotata a Shenzhen, riporta il Sole 24 Ore. L'accusa è di aver sfruttato recensioni a pagamento, fatte per gonfiare illegalmente il business: una pratica vietata nell’e-commerce. 

In realtà si tratta solo "dell'ultimo atto" di una lunga serie di schermaglie tra le 200mila aziende presenti su ciò che resta in Cina del gigante americano che, due anni fa, conscio dell’impossibilità di competere con Alibaba ha chiuso il quartier generale lasciando la divisione Amazon Prime Crossborder, precisa il Sole 24 ore. In ogni caso, si dicono delusi del trattamento riservato loro, soprattutto dopo che una delegazione di imprenditori americani del Midwest un mese ha incontrato la municipalità di Shenzhen per discutere proprio per le prospettive dell’e-commerce crossborder, specifica il Sole 24 Ore. 

Inoltre, da ricordare, che tra poco più di un mese, la megalopoli ormai snodo cruciale della logistica cinese, ospiterà la prima fiera di settore per le aziende che vogliono vendere i loro prodotti sui mercati esteri con l’e-commerce. In generale, grazie anche alla pandemia, il mercato online sta godendo un ottimo momento, con fatturati raddoppiati. Ed è proprio verso gli Usa che ora si stanno ormai dirigendo i prodotti a marchio cinese.