Amundi accelera in Italia e va a caccia di partner: nel mirino Crèdit Agricole

Il gruppo mira ad allearsi con altri operatori del settore del risparmio gestito come Fineco o Bcc Risparmio

di Redazione Economia
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Gabriele Tavazzani, ad Amundi
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Amundi alla ricerca di nuove alleanze nel settore del risparmio

Amundi è decisa a rilanciare il proprio business in Italia, un mercato cruciale per il gigante francese del risparmio gestito. E mentre attende le mosse di Unicredit sull'alleanza in scadenza nel 2027, l'azienda parigina sta mettendo in atto una serie di strategie per ampliare la propria presenza oltre le Alpi. Gabriele Tavazzani, country manager di Amundi, sta appunto esplorando diverse opzioni operative per accelerare questo processo.

Come riportato da Milano Finanza, la strategia si articola su due pilastri principali: innanzitutto, consolidare i legami con la casa madre Crédit Agricole per esplorare nuove opportunità nella gestione patrimoniale, specialmente nel settore private. Parallelamente, si punta a intensificare le partnership con le principali reti di promotori finanziari, come Bcc Risparmio & Previdenza, Banca Aletti e Fineco.

Ma non è tutto: Amundi Italia mira anche a estendere i servizi di consulenza e gestione patrimoniale attraverso nuove collaborazioni con banche al di fuori del circuito di Crédit Agricole Italia e Unicredit, focalizzandosi soprattutto sui criteri Esg. Tuttavia, l'attenzione rimane saldamente concentrata sull'alleanza con Unicredit, che rappresenta un fulcro cruciale della strategia di Amundi in Italia.

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Dal punto di vista finanziario, il 2023 ha visto un utile di 79,2 milioni di euro per Amundi, un calo rispetto all'anno precedente principalmente a causa di commissioni nette inferiori e maggiori costi operativi. Tuttavia, nonostante il calo, l'azienda ha comunque dimostrato la propria solidità nel mercato italiano, gestendo un patrimonio di 222 miliardi di euro, consolidando così la sua posizione tra i leader del settore, dietro solamente a Intesa e Generali.