Anche la carta igienica finisce nel mirino: basta usarla, fa male all'ambiente

L'ultima battaglia green riguarda lo spreco dei rotoli. Anche se in Italia ne consumiamo la metà rispetto agli Stati Uniti (70 all'anno a persona, contro 141)

di Redazione Economia
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Carta igienica, la nuova battaglia green: pro e contro dei rotoli di riciclata

Gli ambientalisti hanno messo nel mirino anche la carta igienica, l'invito è quello di smettere di utilizzarla. "Il procedimento di produzione della carta igienica ha forti impatti sull’ambiente", spiega a Libero il presidente della Sima (Società italiana di medicina ambientale), Alessandro Miani, e "per realizzare un singolo rotolo sono necessari circa 680 grammi di legno, con conseguenze dirette sul fenomeno della deforestazione. Servono poi ingenti quantitativi di acqua e un uso enorme di energia elettrica". L'alternativa potrebbe essere la carta riciclata che contribuisce a ridurre i rifiuti e a diminuire la necessità di nuovi alberi. Spesso è più economica della carta vergine, poiché utilizza meno energia ed emette meno gas a effetto serra della carta vergine, rendendola un'opzione più sostenibile.

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I pro sono che aiuta l'ambiente, ma ci sono anche dei contro: più ruvida e meno assorbente. Gli italiani - prosegue Libero - ne utilizzano circa 70 rotoli all’anno. Nell’immancabile confronto internazionale siamo i più parchi, visto che ai tedeschi ne servono 134 ciascuno, agli inglesi 127, mentre ogni statunitense fa andare addirittura 141 rotoli in dodici mesi. Ma nonostante la nostra moderazione, ci informa la Sima, ogni anno quasi 3 milioni di alberi finiscono nel water. Se srotolassimo e mettessimo in fila tutti i rotoli di carta igienica consumati nel Belpaese ogni anno, aggiunge la Sima, si riuscirebbe a coprire la distanza tra la Terra e Marte, pari a circa 228 milioni di chilometri.