Antiriciclaggio: "Castellucci spostò all'estero 7 mln di buonuscita Aspi"

L’ex amministratore delegato della società concessionaria Autostrade era finito nel mirino di Bankitalia per trasferimenti sospetti di denaro in Lussemburgo

Economia
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Autostrade, Castellucci e i passaggi di denaro tra Italia e Lussemburgo

A quattro anni dal crollo del ponte Morandi di Genova, costato la vita a 43 persone e che portò all'uscita dei Benetton da Autostrade con il subentro dello Stato tramite Cassa Depositi e Prestiti emergono fatti inediti. Sono scattate - si legge sul Fatto Quotidiano - delle segnalazioni delle autorità antiriciclaggio di Bankitalia sull'attivismo patrimoniale di alcuni indagati. A partire dai trasferimenti di denaro in Lussemburgo da parte di Giovanni Castellucci, l’ex amministratore delegato della società concessionaria Autostrade. Nella primavera del 2021, mentre l’inchiesta sul crollo del Ponte Morandi volge alla conclusione, la Procura di Genova nota un certo fermento finanziario da parte dei principali indagati. Castellucci comincia a spostare denaro tra Italia e Lussemburgo. Queste operazioni vengono segnalate dalle autorità antiriciclaggio di Banca d’Italia.

L’uomo - prosegue il Fatto - che per quindici anni ha deciso i destini della più grande concessionaria autostradale italiana viene costretto a lasciare la guida della holding Atlantia nel settembre del 2019, a seguito delle prime indiscrezioni giudiziarie. Se ne va dalla società dei Benetton con una buonuscita d’oro: 13 milioni di euro, che gli vengono consegnati in diverse tranche. In concomitanza con i primi pagamenti, rilevano le autorità di vigilanza, nel 2020 Castellucci. apre un conto in Lussemburgo, in cui trasferisce dall’Italia 7 milioni di euro, in due diversi versamenti. Questi soldi confluiranno in una polizza del valore di una decina di milioni di euro, al centro dell’attenzione degli investigatori. Nel novembre 2020 avviene un altro sospetto versamento di denaro, per gli inquirenti potrebbe trattarsi di un passaggio di quei fondi ai familiari. L’ipotesi, considerata in un vertice in Procura, alla fine viene fatta cadere. A pesare nella valutazione sarebbe il quadro patrimoniale di Castellucci, che ha altri beni intestati.