Aponte pronto a comprarsi il Secolo XIX (e non solo) dagli Elkann

Se le voci su Aponte dovessero rivelarsi vere, si aggiungerebbe un altro editore con una portata considerevole al panorama dell'informazione italiana

di Redazione Economia
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Aponte pronto a comprarsi il Secolo XIX (e non solo) dagli Elkann

Da un po' di tempo circola la voce che il magnate dell'armamento Gianluigi Aponte stia valutando l'idea di acquisire il noto quotidiano genovese Secolo XIX. Attualmente parte del gruppo Gedi, la società editoriale guidata da John Elkann, erede della famiglia Agnelli e proprietaria di testate come Repubblica e La Stampa, il Secolo XIX è al centro di voci su possibili vendite di asset del gruppo, secondo quanto riportato dal Secolo XIX stesso. Questo potrebbe essere il reale obiettivo di Aponte, originario di Sorrento ma ora residente in Svizzera, alla guida di un vasto impero che spazia da navi a logistica, passando per treni e aerei. Lo scrive Il Fatto Quotidiano. Sembrerebbe che il suo intento sia entrare nel panorama dell'editoria italiana attraverso un quotidiano locale, con l'opzione di espandersi successivamente, magari proprio all'interno del gruppo Gedi, che, nonostante le smentite ufficiali, sembra essere aperto a considerare offerte.

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Inoltre, nel contesto della concentrazione editoriale seguita alla fusione con il vecchio Gruppo Repubblica-l'Espresso della famiglia De Benedetti, Gedi ha proceduto a una serie di cessioni, coinvolgendo testate come La Città di Salerno, Il Tirreno, le gazzette emiliane, la Nuova Sardegna e i giornali del Nordest, oltre a testate storiche come MicroMega e l'Espresso. Questo smantellamento, privo di una chiara strategia apparente, ha coinvolto anche il colpo simbolico rappresentato dalla cessione de l'Espresso. Se le voci su Aponte dovessero rivelarsi vere, si aggiungerebbe un altro editore con una portata considerevole al panorama dell'informazione italiana, tuttavia, con il lato negativo di avere interessi in diversi settori. Aponte, uno degli imprenditori più liquidi al mondo, ha interessi in settori come il porto di Genova, il traffico crocieristico, la logistica portuale, il trasporto via mare e ha persino investito nel rifacimento della vecchia digaforanea.

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Oltre ai confini portuali, il gruppo Aponte ha esteso la sua presenza ai treni, con l'acquisizione di Italo, e possiede una compagnia aerea cargo. Alcuni affari di Aponte hanno anche finanziato la campagna elettorale del governatore ligure Giovanni Toti. Questi dettagli hanno spinto la redazione del Secolo XIX a cercare chiarimenti sulle voci, sebbene l'azienda le abbia smentite categoricamente, almeno per il momento.

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