Apple, Alphabet, Microsoft, Meta, Nvidia: 2mila mld di utili in 10 anni (il Pil dell'Italia)

Big tech, numeri da record. La casa dell’iPhone al primo posto per profitti: 649,4 miliardi di dollari. Le magnifiche otto

di Redazione Economia
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Big Tech, utili pari all'interno PIl dell'Italia. I conti in tasca alle magnifiche otto

I numeri relativi agli utili delle big tech sono enormi e continuano a crescere, otto società valgono come l'intero Pil italiano dello scorso esercizio: 2.036 miliardi di dollari. Si tratta di: Apple, Nvidia, Microsoft, Alphabet (Google), Amazon, Meta, Taiwan semiconductor (Tsmc) e Broadcom. Le cifre ufficiali comunicate da smarketcap.com sono gigantesche. Il gruppetto di colossi globali, i quali dominano – nei vari settori di competenza – il mondo dell’hi tech, può vantare - riporta Il Sole 24 Ore - anche un considerevole giro d’affari. Il fatturato dei magnifici otto, sempre nell’ultimo decennio e secondo il terminale Bloomberg, si assesta a 10.265 miliardi di dollari. Di nuovo una cifra “monstre”. La quale, a ben vedere, è cresciuta nel corso degli anni.

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Nel 2014 i ricavi complessivi delle multinazionali dell’innovazione erano stati di 471,8 miliardi. Lo scorso anno le medesime realtà hanno portato a casa oltre 1.778 miliardi di vendite. Un dato che implica l’incremento di oltre tre volte. Il caso di Apple è il più emblematico. La casa della mela morsicata, che nello scorso esercizio ha raggiunto una redditività netta rettificata di 96,9 miliardi di dollari, - prosegue Il Sole - a livello cumulato decennale è stata in grado di ottenere 649,4 miliardi di profitti. Una montagna di soldi che hanno avuto nell’iPhone – seppure di recente il melafonino ha frenato nelle vendite – una delle fonti di (fin qui) eterna profittabilità.

Quella profittabilità che vede Microsoft sul secondo gradino del podio. L’azienda co-fondata da Bill Gates tra il 2014 e il 2023 ha generato 398,6 miliardi di profitti normalizzati. In questo caso tra i motori che hanno spinto la corsa c’è indubbiamente la nuvola informatica. Il gruppo, noto per la sua presenza con i suoi software sia tra imprese che famiglie, alcuni anni or sono ha puntato sul cloud computing. La scommessa – a fronte della digitalizzazione dell’economia e della scelta da parte delle aziende di esternalizzare grande parte dei sistemi informatici – ha pagato.