Apple molla Goldman Sachs per i pagamenti elettronici
La proroga dell'intesa fino al 2029, stipulata meno di dodici mesi fa, sembra ora essere destinata a interrompersi
Apple saluta Goldman Sachs
La partnership tra Apple e Goldman Sachs nei pagamenti, stretta nel 2019, potrebbe giungere al termine entro un anno, segnando la fine di questa collaborazione. La proposta di risoluzione degli accordi riguarda il conto deposito e le carte di credito a marchio Apple, che attualmente si basano sull'infrastruttura bancaria di Goldman Sachs. Lo scrive Mf. La proroga dell'intesa fino al 2029, stipulata meno di dodici mesi fa, sembra ora essere destinata a interrompersi. Questo evento rappresenterebbe la chiusura delle ambizioni di Goldman Sachs di espandersi nel credito al consumo tra i piccoli risparmiatori, così come delle aspirazioni di Apple nel settore finanziario, in cui è già presente con Apple Pay.
LEGGI ANCHE: Apple riceve il 36% dei ricavi mobile di Google: svelato l'accordo segreto
Non è ancora chiaro quale dei due partner abbia preso l'iniziativa di porre fine alla collaborazione, ma è evidente che il rapporto non è stato positivo. Secondo il Wall Street Journal, Goldman Sachs potrebbe non aver gradito gli annunci di marketing di Apple, che ha enfatizzato più volte che la sua carta non è una carta bancaria. Inoltre, Cupertino ha insistito per accettare il maggior numero possibile di clienti, aumentando così le perdite della banca guidata da David Solomon. I costi sopra le attese sostenuti da Goldman Sachs nel settore del credito al consumo potrebbero essere dietro la decisione di porre fine alla partnership, con indiscrezioni che suggeriscono che la banca avesse considerato un ritiro già a gennaio.
Inoltre, sembra che Goldman Sachs avesse cercato di essere sostituita da American Express, ma attualmente il principale candidato sembra essere Synchrony Financial, il più grande emittente di carte di credito per i negozi americani, che ha manifestato interesse con un'offerta concorrente a quella di Goldman Sachs.
Indipendentemente dall'esito, il CEO David Solomon si concentrerà nuovamente sulle grandi aziende e sui clienti e investitori ricchi, mettendo fine alla parentesi nel credito al consumo. Questo si riflette positivamente sulle azioni di Goldman Sachs, che hanno registrato un aumento di oltre il 2%. D'altro canto, Apple sembra non demordere, con una diminuzione dello 0,5%. La big tech potrebbe continuare da sola o cercare un nuovo partner, con Synchrony Financial (+1,8%) o American Express (+1,6%) come opzioni possibili. Per Cupertino, l'ingresso nei pagamenti rientra nel progetto di potenziamento dei servizi, considerato la nuova fonte di guadagno. Nell'ultimo trimestre, il settore ha registrato una crescita dei ricavi del 16%, compensando la diminuzione delle vendite (-1%) dovuta alla frenata dell'iPhone in Cina. Con o senza partner, Apple punterà sul settore dei pagamenti.