Ariston, i Merloni delle caldaie in borsa.Ipo,chi è in rampa per Piazza Affari

Uno dei marchi storici dell'impresa industriale italiana è pronto per la quotazione su Euronext Milan. Nei prossimi mesi aspettiamoci una valanga di Ipo

di Marco Scotti
Economia
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In questo 2021 in cui l’Italia ha saputo imporsi su qualsiasi terreno, abbiamo guadagnato un altro primato quasi in silenzio: la borsa di Milano è la piazza finanziaria che ha avuto le performance migliori di crescita nell’ultimo anno, se confrontata con gli altri “top player”. Piazza Affari, negli ultimi 12 mesi, ha guadagnato circa il 34% della sua capitalizzazione, contro il 32,4% di Parigi, il 25% di Wall Street, il 22,5% di Francoforte e l’1,1% di Londra.

Di fronte a risultati così interessanti si possono trarre due conclusioni: la prima è che le aziende italiane erano storicamente sottocapitalizzate e che di conseguenza gli investitori istituzionali e non hanno visto nel nostro Paese delle ottime opportunità d’investimento; la seconda è che probabilmente assisteremo a un incremento del numero di quotazioni nei prossimi mesi.

L’ultimo annuncio è quello che riguarda Ariston, l’azienda della famiglia Merloni che dovrebbe lanciare un aumento di capitale da 300 milioni e quotare una fetta intorno al 25% dell’azienda. Si saprà di più sull’operazione nelle prossime settimane, ma intanto oggi sono arrivate le conferme definitive.

I gruppi che potrebbero essere interessati da quotazioni nei prossimi mesiGuarda la gallery

Ma non sarà l’unica a lanciare la propria Ipo: secondo Ernst&Young, il valore globale delle quotazioni nel 2021 è stato di 222 miliardi di dollari con 1.070 operazioni complessive. Di queste, 323 (per un controvalore di 53,8 miliardi) hanno riguardato l’area Emeia, che comprende Europa, India, Africa e Medio Oriente. Limitandoci a quest’area, a farla da padrone è il comparto tecnologico, con 99 operazioni per 18,6 miliardi di euro.

LE IPO DI RACING FORCE E NICE/Il book di Racing Force, prossima matricola su EGM (ex Aim Italia) è completamente coperto al massimo del prezzo, ovvero 5,2 euro. La forchetta di prezzo iniziale era compresa tra 4,2-5,2 euro. Racing Force Group è uno dei leader mondiali nel settore delle attrezzature per la sicurezza negli sport motoristici (i marchi sono marchi OMP, Bell Helmets, ZeroNoise e Racing Spirit). La Ipo (18 novembre) di Nice Footwear su EGM infine ha ricevuto ordini per un ammontare superiore al controvalore massimo complessivo offerto. Alla luce dell'ottimo andamento delle attività di book-building, quindi, l'azienda specializzata nello sviluppo, produzione e distribuzione di scarpe per il tempo libero e lo sport, ha deciso di avvalersi della facoltà di chiudere l'offerta oggi, in anticipo rispetto alla data iniziale. 

Come riportato da Repubblica, il mercato dei capitali azionari in Europa ha registrato un grande fermento, con 160 miliardi di controvalore “passato di mano” tra quotazioni e Abb (cioè quando vengono piazzate azioni già quotate).

Il 2022, a meno di sconquassi dal punto di vista sanitario – postilla necessaria visto che i casi di Coronavirus stanno rapidamente risalendo e che rimane uno zoccolo duro di anti-vaccinisti – dovrebbe essere un anno da record, complice anche il Pnrr. Questo perché il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza fungerà inevitabilmente da catalizzatore degli investitori, che potranno decidere di puntare sulla nostra piazza finanziaria.

Intermonte ha già compiuto il suo passo, lanciandosi sul segmento Aim. Lo seguiranno Sisal, che ha già chiesto l’autorizzazione a Borsa Italiana e che dovrebbe lanciarsi in borsa all’inizio del 2022. Sempre da Sisal dovrebbe arrivare anche la quotazione di Mooney, l’azienda specializzata in pagamenti del gruppo.

Il pezzo più pregiato è sicuramente Eni R&R, il veicolo del Cane a sei zampe che integra le attività di vendita al dettaglio di gas ed energia e le rinnovabili. La forchetta – conservativa, secondo gli analisti – è di una valutazione tra i 9 e gli 11 miliardi di euro. Rimanendo in tema di utility, è previsto anche il via libera a Ipo green, sempre sulla scorta del Pnrr, che potrebbe coinvolgere Snam, A2a o Hera.

E poi c’è da sciogliere il nodo di Stellantis. Conclusa la prima parte di aggregazione, bisogna decidere che cosa fare con Iveco, che verrà spinoffata da Cnh Industrial per poi, presumibilmente, essere quotata. E poi rimane, come riporta Il Giornale, l’incognita Comau, la costola di Fca specializzata in robotica: potrebbe essere l’ennesima gallina dalle uova d’oro da vendere, scorporare o quotare. Si vedrà.